L’ex deputato regionale siciliano Paolo Ruggirello, detenuto a Santa Maria Capua Vetere con l’accusa di associazione mafiosa, è risultato positivo al Covid-19.
Lo rende noto la sorella Bice, avvisata dai carabinieri. Ruggirello stamani è stato trasferito all’ospedale Cutugno di Napoli.
“Da dieci giorni che stava male – dice la sorella all’Ansa – Ho inviato decine di pec, senza mai ottenere risposta. Dico grazie al Garante dei detenuti della Campania, Samuele Ciambriello, che è riuscito a ottenere il tampone“.
La figlia di Ruggirello, Monica, chiede che “si faccia chiarezza sugli inammissibili ritardi“.
La nota di Pino Apprendi, presidente di Antigone Sicilia
“Tutti i giustizialisti in prima fila a garantire che il posto più sicuro per non contrarre il Covid-19 fosse il carcere. Le notizie che giungono in tal senso vanno in direzione opposta, in molte carceri detenuti e agenti di Polizia Penitenziaria sono già risultati positivi. Ultimo in ordine di tempo, risulta che l’ex deputato regionale Paolo Ruggirello, é stato sottoposto al tampone ed é risultato positivo.
Ruggirello si trovava al carcere di Santa Maria Capua Vetere e da giorni aveva chiesto di essere visitato in quanto febbricitante. Del caso si era occupato anche Carmelo Abate il giornalista, che aveva reso pubblica la denuncia della figlia. Quanto dobbiamo aspettare per rimuovere i pregiudizi legati alla possibilità di applicare misure di detenzione alternative al carcere a chi ne possiede i requisiti?“.