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Ars, Lo Giudice (UDC) tuona contro il commissario del dissesto idrogeologico: “Non sono uffici privati” | Intervista

venerdì 27 Settembre 2019

Il deputato dell’Udc, Danilo Lo Giudice, nonché sindaco del piccolo comune di Santa Teresa di Riva non molla la sua battaglia per lo strappo che ha subito la sua zona nell’Isola, contro il dissesto idrogeologico.

Antefatto. Giorni fa la Giunta regionale ha tagliato complessivamente 134 milioni di euro destinati dal ‘Patto per il Sud’ al contrasto del dissesto idrogeologico in provincia di Messina. Per il commissario straordinario Maurizio Croce la situazione è nitida. Per l’ex assessore all’Ambiente del governo Crocetta i comuni del messinese non hanno presentato in tempo i progetti necessari a completare l’iter di assegnazione dei fondi. Sfuma quindi una ghiotta opportunità per il territorio, tra i più esposti ai rischi ad alluvioni e frane.

Affermazioni che fanno storcere il naso a numerosi sindaci e in primis al deputato regionale del Udc che per il suo comune aveva presentato un progetto, stando alle sue parole “bello e pronto” il 28 maggio 2018 alle ore 12:48 dal valore di 10milioni di euro.

Il sindaco del piccolo paese (a rischio alluvioni a causa del Torrente Savoca) si pone numerose riflessioni in merito agli uffici del commissario del governo contro il dissesto idrogeologico e tiene a precisare che “non è un ufficio privato dove ognuno può fare quello che vuole. E’ un ente pubblico a tutti gli effetti”. E poi si chiede? “Perché alcuni progetti rimangono fermi al palo?”.

L’ufficio del Commissario è una struttura che esiste dal 2010, quando cioè è stata dichiarata l’emergenza nell’Isola. Da allora è stato guidato da Maurizio Croce, tranne nel periodo in cui quest’ultimo (dal 2015 al 2017) viene chiamato da Rosario Crocetta a ricoprire il ruolo di assessore regionale all’Ambiente e al Territorio. Croce venne poi confermato al suo posto anche dall’attuale governatore, Nello Musumeci.

On. Lo Giudice quali sono le novità in merito alla vicenda che vede coinvolti numerosi comuni del Messinese?

Nessuna novità. Qui le strade sono due: o tutto rimane invariato e di conseguenza mi costringeranno ad impugnare la delibera che stralcia i finanziamenti o devono annullarla.

Ma il commissario Croce attribuisce la colpa di questo ‘stralcio’ a voi Sindaci…

La storia è molto semplice: il commissario non si assume la responsabilità scaricandola sugli altri.

 Ci spieghi meglio…

Il Patto per il Sud nasce nel 2016, il presupposto è che le schede progettuali dei lavori da fare in Sicilia venissero caricate su una piattaforma telematica in data della nascita proprio del “Patto per il Sud”.

Per lei non è così?

Mi viene il dubbio che le esigenze di ieri oppure di oggi non potevano essere inserite nel 2016. Se hanno tolto dei progetti preliminari ha un senso. Ma non credo che i lavori del Duomo di Agrigento, per esempio, sono stati inseriti anni fa. Quindi mi chiedo: Chi decide quali lavori portare avanti e soprattutto come?

E nel suo paese?

Anche il mio paese è rimasto fuori dai finanziamenti. Seppure al progetto del mio comune ho acquisito tutti i pareri, abbiamo speso 35mila euro per la ‘valutazione ambientale strategica’ e lo abbiamo consegnato a maggio nel 2018.

Quindi…

Quindi credo che farò ricorso. Darò l’incarico ad un avvocato per impugnare una delibera di giunta a parer mio non legittima. Non consento che si devono togliere 10 milioni in modo estemporaneo al mio paese. Ci sono delle procedure per avviare un procedimento di revoca del finanziamento. Ma tutto ciò non è stato fatto. La struttura commissariale, non è un ufficio privato dove ognuno può fare quello che vuole. E’ un ente pubblico a tutti gli effetti.

Gli altri comuni della zona che sono convolti in questa storia che dicono?

Ho parlato con diversi amministratori e si muoveranno in maniera consequenziale.

Ma lei trova ambiguità in tutta questa vicenda?

L’unico dato certo in questo caos commissariale è che dalla programmazione contro il dissesto sono spariti 134 milioni e ciò avviene dopo tre anni nei quali molti sindaci hanno fatto tutto quanto era di loro competenza ed anche di più, in un quadro nel quale il territorio siciliano si mostra sempre più fragile ed esposto a pericoli gravissimi.

Crede che dovrebbe essere fatto di più in merito al dissesto idrogeologico in Sicilia?

Sarebbe bello avere un report dei lavori eseguiti e la spesa reale di questi lavori. Non la spesa di progetto. Solo così si può capire quanto sul serio è stato fatto in questi anni in Sicilia contro il dissesto idrogeologico.

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