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Ars, ok per il maxi centro direzionale, ritrovata la ‘password’ sul censimento degli immobili

mercoledì 10 Luglio 2019

Habemus password”. Questo è il chiaro messaggio da parte dell’assessore Gaetano Armao in merito alla vicenda del server che dovrebbe racchiudere il censimento del patrimonio immobiliare della Regione Siciliana. Il censimento è costato circa 90 milioni, ma i risultati sono contenuti in un server del quale, al momento, non si ha la password a causa di un contenzioso con la società che lo ha effettuato.

I deputati dell’Ars, questa mattina sono tornati in aula per discutere ed approvare il disegno di legge “Collegato”. Da quasi un mese vengono approvati a rilento gli emendamenti all’interno di questa ‘mini-manovra’ finanziaria. Durante l’approvazione dell’articolo 2 che riguarda il il maxi centro direzionale, l’assessore al bilancio a seguito di una serie di contestazioni da parte del Pd e Movimento 5 stelle ha dichiarato: “Fra il 17 e il 18 avremo probabilmente avremo accesso alla banca dati. Abbiamo finalmente risolto questo annoso problema della password. Come da impegno preso con l’Assemblea il governo ha risolto la questione. Voglio però ricordarvi che la banca dati non è aggiornata. Dovremmo affidare il censimento a Dipartimenti e strutture interne alla Regione”.

L’articolo 2 è stato molto contestato attraverso interventi dei deputati regionali. Uno dei più rilevanti è quello di Cracolici del Pd: “Posso dire che se in un provvedimento e ci sono 4 riscritture c’è qualcosa che puzza? Io credo che il governo farebbe bene a chiarirsi le idee. Io suggerirei al governo di riformulare questo articolo in merito al centro direzionale”.

Al di là di ogni contestazione in aula, ad oggi il centro direzionale della Regione, è realtà. Anche se si crede che sarà operativo tra 20 anni. Un progetto su cui il Presidente dell regione Musumeci e il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, hanno dialogato molto. La Regione a quanto pare potrà realizzare il suo centro, senza la volontà di Sala delle Lapidi del Comune di Palermo. L’area scelta – anche se non è presente nell’articolo 2 del collegato – è quella dell’ex ente minerario di via Ugo La Malfa, dove al momento ha sede l’assessorato al Territorio.

Sarà lì che dovrebbero sorgere tre grattacieli, un auditorium, attività commerciali e molto altro ancora. Al momento sembrerebbe poco chiaro a chi verrà affidata la creazione del progetto di fattibilità tecnico-economica e come verranno affrontare le spesa dal valore circa di mezzo miliardo di euro. Ma, prima di tutto, la Regione dovrà acquistare lo spazio e l’immobile, in quanto al momento fa parte del fondo immobiliare Fiprs.

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