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Ars, tempi lunghi per i gruppi di Lega e Ora Sicilia. Si fece prima con Tamajo e D’Agostino

venerdì 19 Giugno 2020

Ora Sicilia e Lega di Salvini premier: e i suoi componenti all’Ars, sono al centro di un dibattito all’interno di Palazzo dei Normanni. Proprio ieri era tema del giorno degli uffici di Presidenza, la deroga della loro esistenza all’interno di Sala d’Ercole. Il vulnus della questione? Il numero dei deputati all’interno di Ora Sicilia e La Lega Di Salvini Premier. Tutti e due gruppi sono appesi ad un filo. E come delle marionette vengono gestiti dai componenti del consiglio dove il presidente dell’Ars è il regista. E se i due capo gruppi di entrambi i partiti: Luigi Genovese di Ora Sicilia e Antonio Catalfamo eletto con Fratelli d’Italia e poi migrato nel partito di Salvini, si ritengono tranquilli dell’esito che nelle prossime ore arriverà, i molti credono che questo “fermo biologico” è soltanto una mossa politica in vista del prossimo autunno. A questo si puo’ aggiungere l’incertezza di qualche deputato di entrambi i gruppi di voler cambiare nuovamente casacca politica. Su Ora Sicilia si pensa che Luisa Lantieri e Daniela Ternullo possano dirigersi tra le braccia del partito di Silvio Berlusconi. Pazza idea che potrebbe essere un desiderio da parte del presidente dell’Ars Miccichè. Ma c’è un’altra donna che è incerta del suo destino politico a Palazzo dei Normanni. Stiamo parlando di Marianna Caronia approdata alla Lega di Salvini Premier da poco tempo.

Ma ritornando al nodo della deroga: a quanto pare il numero irrisorio dei deputati di entrambi i due gruppi pone delle perplessità al consiglio di Presidenza. O forse potrebbe essere una scusa per far vivere con ansia le prossime amministrative ai due gruppi parlamentari. Ricordiamo che i deputati di un gruppo parlamentare all’Ars non devono raccogliere le firme per la presentazione delle proprie liste elettorali nelle tornate amministrative.

 

Ma se entrambi i gruppi hanno 3 deputati a testa, Sicilia Futura prima di trasformarsi con pezzi del Pd in Italia Viva era presente nei banchi di sala d’Ercole con due. Edi Tamajo e Nicola D’Agostino sono stati eletti con il partito dell’ex ministro Totò Cardinale che ha sostenuto la candidatura alla presidenza della Regione di Fabrizio Micari. Oggi folgorati sulla via di Damasco fanno parte del partito di Renzi insieme a Luca Sammartino e Giovanni Cafeo.

Sicilia Futura quasi per metà della legislatura non ha creato nessun fastidio al consiglio di Presidenza. La motivazione? Entrambi i due deputati anche se tecnicamente dovrebbero far parte dell’opposizione sono stati favorevoli alla nomina di Miccichè presidente dell’Ars. In cambio, l’ex giocatore di calcio Tamajo è stato premiato attraverso la nomina nella segreteria del consiglio di Presidenza.

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