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Ars, Venturino lascia gruppo Psi/Pse. “Il mio strappo è per dare un segnale chiaro”

mercoledì 21 Giugno 2017
Antonio Venturino

Antonio VenturinoAntonio Venturino, vice presidente vicario dell’Ars, lascia il gruppo del Psi/Pse che aveva contribuito a rifondare nel gennaio 2016 a Sala d’Ercole dopo una ventina d’anni.

“La mancata convocazione del congresso regionale dei socialisti alla vigilia delle elezioni amministrative – spiega Venturino – in modo da dettare una linea chiara sia alla dirigenza che agli elettori, la vicenda trapanese e il fallimento della mia idea di gruppo politico mi hanno spinto a lasciare il gruppo, tra delusione ed amarezza. Non si possono stringere alleanze con una certa disinvoltura con Sicilia Futura, prima, e con Forza Italia e Lega-Noi con Salvini, dopo”.

“Speravo che il gruppo Psi/Pse all’Ars potesse incidere ed avere quell’autorevolezza per contribuire anche ad una vera azione di rilancio del centrosinistra in Sicilia, invece, non è stato così – prosegue Venturino -. Il gruppo non ha operato in questa direzione e non ho registrato alcuna iniziativa comune portata avanti in un anno e mezzo. Non ho visto un’azione volta a promuovere le idee e la politica socialista come avrei auspicato, inoltre il cosiddetto brand del Psi è stato utilizzato malissimo“.

“Un gruppo che non si comporta da gruppo, a mio avviso, non ha motivo di esistere. Dunque, ritornerà forse ad essere quello che era prima, per la felicità di Crocetta. L’unica strada possibile in questa fase – conclude Venturino – è quella di uscire dal gruppo, anche se resto fermo nella mia idea socialista e conservo gelosamente la mia tessera del Psi/Pse. Rimango socialista, ma preferisco discostarmi da questo gruppo. Ho già presentato al presidente Ardizzone le mie dimissioni e la richiesta di adesione al gruppo misto“.

 

Poi un’analisi sul caos politico trapanese. A Trapani registriamo un partito che prima, in contrapposizione alla linea dettata dal segretario nazionale Riccardo Nencini al Congresso di Roma, fa accordi con il centrodestra di D’Alì, i fatti successivi sono noti a tutti e adesso si invitano gli elettori all’astensione dal voto in occasione del ballottaggio di domenica – spiega Venturino -. Gli elettori socialisti non possono non andare a votare per il candidato del centrosinistra Piero Savona, che incarna le posizioni più vicine alle idee dei socialisti. Ci vuole una seria assunzione di responsabilità politica da parte di tutti – osserva Venturino – , e i socialisti non possono che fare la loro parte esercitando il diritto di voto, perché Trapani ha bisogno di un’Amministrazione comunale”.

“Le alleanze prima che elettorali devono essere politiche e le due cose devono andare di pari passo. Il mio strappo è per dare un segnale chiaro, non intendo certamente restare incagliato nelle dinamiche dei giochetti della politica siciliana”, conclude Venturino.

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