Condividi

Ars, verso il voto finale della riforma su Irsap

giovedì 25 Novembre 2021
palazzo dei normanni
Palazzo dei Normanni

L’Assemblea regionale siciliana, presieduta da Gianfranco Miccichè, ha rinviato a martedì 30 novembre il voto finale del disegno di legge sulle “Procedure semplificate e regimi procedimentali speciali per l’insediamento, la realizzazione e lo svolgimento delle attività economiche e imprenditoriali nelle ZES e nelle aree di sviluppo industriale ed artigianale e modifiche alla legge regionale 12 gennaio 2012, n. 8 in materia di IRSAP”.

Il ddl era passato di nuovo al vaglio della III Commissione Attività produttive dell’Ars, tra emendamenti e perfezionamenti della legge. Un lavoro intenso partito questa mattina con confronti anche accesi tra le forze politiche di maggioranza ed opposizione, ma sempre volti al miglioramento delle norme che riguardano le ex Asi, oggi Irsap, l’Istituto Regionale per lo Sviluppo delle Attività Produttive.

Nell’ultima seduta di Sala d’Ercole, si è assistito alla sospensione del dibattito su alcuni articoli, tra questi l’articolo 5 che riguardava la riconsegna delle strade ai Comuni dove è pertinente l’area industriale e artigianale, l’art.14 che riguarda le attività “immobiliari”, termine sostituito con quello di “commerciali”, più consono rispetto al tipo di attività che gli artigiani e gli industriali vanno ad espletare nel territorio di riferimento. Importante l’articolo 15 che riguarda la semplificazione in generale e la questione annosa dei depuratori. Governo e Commissioni si sono convinti che i depuratori vanno consegnati all’interno del comune dove ricade il depuratore. La norma parla anche di “valutazione” nel caso di vendita o di acquisto di terreni: su questo fronte è stato fatto un passo importante, perché con questa riforma, per la prima volta, la valutazione viene affidata all’Irsap, dove un ufficio specifico che si preoccuperà di dare valore agli immobili e ai suoli da dare in concessione agli industriali che ne faranno apposita richiesta.

Dunque, in questa riforma è pregnante la semplificazione che permette a chi ne ha titolo di investire, grazie alla liberalizzazione dei suoli, dei capannoni, in aggiunta sono arrivate le Zes e le Zone franche in alcuni casi, in aggiunta il contributo unanime delle componenti politiche e burocratiche. L’ultima parola al Parlamento siciliano chiamato a votare la riforma ala prossima seduta d’aula, mancando oggi il numero legale per potere approvare la legge.

Parlando delle Zes, l’istituzione delle Zone economiche speciali in Sicilia si è rivelata atto fondamentale ai fini dell’assegnazione delle risorse afferenti al Pnrr  per investimenti infrastrutturali necessari a realizzare i così detti “corridoi” di collegamento che  faciliteranno il trasporto delle merci da e verso l’Europa in chiave Mediterraneo.

Lo ha ricordato anche l’assessore regionale delle Attività produttive, Mimmo Turano, presente in aula: il lavoro del governo Musumeci su questo fronte ha indirizzato la Regione affinché non venisse tagliata fuori dalla dote di 630 milioni che il Piano nazionale per la ripresa e la resilienza destina alle Zes del Sud. Nel nostro caso, oltre 100 milioni di  euro. A breve, infatti, il decreto di riparto del Ministero per il Sud che renderà operativa la disponibilità delle risorse del Pnrr assegnate alle otto Zes meridionali (Abruzzo, Calabria, Campania, Ionica interregionale Puglia-Basilicata, Adriatica interregionale Puglia-Molise, Sicilia Orientale e Occidentale).

Nel dettaglio, 56,8 milioni sono assegnati alla Zes Sicilia occidentale in cui verrà potenziato il collegamento tra il porto e l’area industriale di Trapani, mentre per il porto di Termini Imerese sono previsti interventi per il miglioramento della logistica. Invece, 54,2 a quella della Sicilia orientale che serviranno per realizzare le infrastrutture necessarie a collegare le aree delle Zes alla Rete nazionale dei trasporti e con essa alle Reti trans-europee, dove pronti a partire  pronti a partire gli interventi di accessibilità ai porti di Riposto, Sant’ Agata di Militello e Gela, e per il porto di Augusta. Adesso, bisognerà correre per realizzare entro il 2026 gli interventi programmati.

 

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Francesco Zavatteri: “Chi spaccia il crack vende morte ai ragazzi” CLICCA PER IL VIDEO

Seconda parte dell’intervista de ilSicilia.it a Francesco Zavatteri, padre di Giulio, giovane artista palermitano, ucciso da un’overdose di crack all’età di 19 anni il 15 settembre 2022. L’importanza delle strutture nei quartieri delle città, le proposte dal basso e le iniziative legislative sul tema della tossicodipendenza.

BarSicilia

Bar Sicilia, Di Sarcina e la rivoluzione dei porti del mare di Sicilia Orientale CLICCA PER IL VIDEO

Dal Prg del porto di Catania ai containers ad Augusta, passando per lo sviluppo di Pozzallo e l’ingresso di Siracusa nell’AP, il presidente Di Sarcina spiega obiettivi e progetti

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.