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Ato 4 sommersa dai debiti, raccolta rifiuti a rischio nel Messinese

giovedì 8 Novembre 2018

Ato4 è ormai sull’orlo del baratro e la raccolta rifiuti nei comuni del Messinese dove ha competenza l’ambito territoriale potrebbe presto fermarsi. “In virtù dei mancati pagamenti dei Comuni, e di un pignoramento, questa azienda non sarà nelle condizioni di continuare a garantire i servizi. La gestione commissariale declina qualsiasi responsabilità sia di natura igienico-sanitaria che ambientale derivante dalla sospensione e/o ritardo del servizio di raccolta e spazzamento e della gestione integrata dei rifiuti, imputabile esclusivamente ai Comuni inadempienti nei pagamenti, come previsto dall’apposita ordinanza del presidente della Regione”. Così il commissario straordinario dell’Ato 4, Francesco Mannone, conclude una nota inviata alla Regione, Dipartimento dell’Acqua e dei Rifiuti, nella quale preannuncia lo stop al servizio di raccolta rifiuti nei Comuni dove la nettezza urbana viene gestita da Ato4.

Sul servizio a cura di Ato4 aveva sollevato nei giorni scorsi polemiche e perplessità il sindaco di Castelmola, Orlando Russo, che aveva chiesto alla Regione di “intervenire per trovare una soluzione alternativa” a quella che viene definita da Russo “una gestione disastrosa” ed “un carrozzone”.

Mannone richiama mancati pagamenti dei Comuni e “diffide di pagamento ai soci morosi per le fatture emesse e non pagate o altre pagate in parte per un credito complessivo di 6 milioni 334 mila euro, risultanti degli atti di contabilità dell’azienda, pertanto la gestione commissariale ha enormi difficoltà e quindi possibilmente non potrà garantire i servizi della raccolta, spazzamento e conferimento dei rifiuti solidi urbani”.

“Infatti – scrive Mannone -, i fornitori non erogano alcun servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria, se non prima che vengano pagate le fatture pregresse, come le officine meccaniche, agenzie per le revisioni mezzi, gestori di carburanti, centro gomme e riparazioni degli stessi, e officine di elettrauto. Una società (di carburanti, ndr) ci ha diffidato che se non verranno pagate le fatture pregresse , saranno ritirate le schede carburanti per il rifornimento dei nostri mezzi. Una ditta, inoltre, ci comunica che dal 15 novembre se non verranno ceduti i crediti o meglio pagate le fatture pregresse non faranno accedere al loro impianto per il conferimento dei Rsu i mezzi di tutti i Comuni soci Ato4″.

La gravissima situazione – aggiunge Mannone – mi è stata comunicata dalla direzione della banca a seguito di un atto di pignoramento di crediti verso terzi, ordine di pagamento redatto a ministero del procuratore di Riscossione Sicilia Spa, per un importo di 6 milioni 044 mila euro a causa di mancati pagamenti di cartelle esattoriali. Pertanto si diffida ognuno per la propria competenza a porre in essere tutti gli atti necessari per liquidare le fatture pregresse emesse dall’Ato 4, in quanto la crisi di liquidità di questa società genera e continua a generare disservizi e si ripercuote sul corretto espletamento della gestione integrata dei rifiuti non solo nel Comune inadempiente ma anche in quelli in regola, e con il pignoramento descritto non sarà nelle condizioni di poter garantire i servizi”.

Dunque il Commissario straordinario chiede all’assessorato all’Energia e Servizi di Pubblica Utilità “la nomina dei Commissari ad Acta per il recupero delle somme dovute dai Comuni. Viene anche chiesto all’assessorato alle Autonomie Locali “di intervenire per verificare eventuali rettifiche delle aliquote Tari adottate dai Comuni in considerazione dell’entità dei crediti di Ato 4”.

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