«Quando dirigo, o suono, provo a staccarmi da tutto per entrare in un’atmosfera rituale, come di preghiera, nella quale io mi immergo e per mano provo a trasportare anche il mio pubblico. Provo a fare avvertire la mia emozione, il mio percorso mistico, in cui dentro ci sono io ma ci sono anche tutte le anime che mi sostengono in quell’ora e mezza di spettacolo. È sogno.» (Alessandra Pipitone)