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“Banca della Terra”: la Regione assegna altri ottanta ettari a giovani agricoltori

mercoledì 10 Novembre 2021
Toni Scilla

Tre lotti di terreno appartenenti alla “Banca della terra” della Regione Siciliana affidati ad altrettanti giovani aspiranti agricoltori. Sono 83 gli ettari di terreno assegnati (27 a Calatafimi Segesta nel Trapanese, 45 a Melilli nel Siracusano e 11 a Trapani). Si tratta del risultato del secondo bando per la concessione (per almeno 20 anni) a imprenditori agricoli e giovani agricoltori (under 41) con l’obiettivo di rafforzare le opportunità occupazionali e di reddito delle aree rurali, procedere alla valorizzazione del patrimonio agricolo forestale e della biodiversità.

I tre progetti risultai idonei riguardano: l’introduzione di bovini di razze autoctone (fra cui Modicana e Ragusana) e un impianto di specie aromatiche e costruzione di un agricampeggio a Melilli; la coltivazione di cereali autunno-vernini tipici siciliani e leguminose a Trapani; la produzione di biomassa da conferire a piccole e medie centrali, la realizzazione di un piccolo allevamento di ape nera siciliana, la coltivazione di piante aromatiche (fra cui rosmarino, lavanda e ginestre) e di grani antichi siciliani (fra cui il Bidì) a Calatafimi-Segesta.

Il governo Musumeci – sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura Toni Scilla  – vuole favorire l’imprenditoria giovanile nel settore agricolo valorizzando il patrimonio agricolo-forestale regionale tramite un suo uso produttivo  Con il primo bando sono già stati assegnati 430 ettari a 12 aziende agricole guidate da altrettanti imprenditori under 41. Gli ettari a disposizione di questo secondo bando erano 449, di cui 419 patrimonio dell’amministrazione regionale e 30 di proprietà delle Asp – aggiunge Scilla –  È in fase di pubblicazione il terzo bando per la Banca della Terra di Sicilia modificato sui requisiti di partecipazione, che assegna la terra prioritariamente a coloro che non possiedono alcun terreno per lo svolgimento dell’attività agricola e a seguire anche a chi è già titolare di lotti“.

L’albo della Terra è stato istituito per rafforzare le opportunità occupazionali e di reddito delle aree rurali, per procedere alla valorizzazione del patrimonio agricolo forestale regionale e in particolare i terreni di proprietà pubblica, le aree incolte e abbandonate, favorire l’imprenditoria giovanile valorizzando i terreni attraverso un loro uso produttivo.

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