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Battiato, il ricordo della politica e della musica

martedì 18 Maggio 2021

Il mondo della politica e della musica saluta il Maestro Franco Battiato.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una dichiarazione, si è detto “profondamente addolorato dalla prematura scomparsa di Franco Battiato, artista colto e raffinato che con il suo inconfondibile stile musicale – frutto di intenso studio e febbrile sperimentazione -ha affascinato un vasto pubblico, anche al di là dei confini nazionali”.

«Battiato è stato poeta e cantore della Sicilia, Maestro geniale e poliedrico, uomo fuori dagli schemi. Indissolubilmente legato alla sua Ionia e all’Etna, continuerà per sempre a rappresentare la nostra Isola, con musica e poesia che hanno segnato la vita di tutti noi. “… si che cambierà, vedrai che cambierà…”. Addio Franco». 
Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.

“Ci la lasciato un Maestro. Uno dei più grandi della canzone d’autore italiana. Unico, inimitabile sempre alla ricerca di espressioni artistiche nuove. Lascia una eredità perenne”. Così il ministro della Cultura, Dario Franceschini.

“Il mio sincero, profondo dispiacere per la scomparsa di Franco Battiato. Maestro. Poeta. Signore della musica e delle parole. Ci mancherà”. Così su Twitter il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli.

“E il mio maestro mi insegnò com’è difficile trovare l’alba dentro l’imbrunire. Ciao Maestro #Battiato”. E’ il cordoglio per la morte di Franco Battiato espresso da Giuseppe Conte con un post su Twitter.

” ‘Le sento più vicine le sacre sinfonie del tempo Con una idea: che siamo esseri immortali Caduti nelle tenebre, destinati a errare Nei secoli dei secoli, fino a completa guarigione’.. Addio al Maestro Franco Battiato.. Wiva Franco Battiato”. Così, citando un passaggio de ‘Le sacre sinfonie del tempo’, Vasco Rossi, sul suo profilo Instagram, su cui posta anche una foto del cantautore siciliano, ricorda Franco Battiato, scomparso questa mattina.

“Franco Battiato, Artista unico e irripetibile nel panorama mondiale, ha lasciato il suo corpo su questa terra ed è partito per un lungo viaggio verso mondi lontanissimi e trovare il suo centro di gravità permanente. Lacio drom Maestro!”. Così, su Twitter, Piero Pelù ricorda Battiato, postando anche una foto che li ritrae insieme.

“Un poeta, un genio assoluto, un precursore dei tempi che apriva strade nuove, ma anche una persona molto cara e semplice. Lucio Dalla aveva comprato una villa accanto a quella sua a Milo, sull’Etna. Li immagino in cielo che cantano insieme”. Così Pippo Baudo sulla morte Franco Battiato, suo ‘conterraneo’ del Catanese, che si dice “molto scosso dalla notizia, perché era un immenso artista e un grande amico, espressione alta e genuina della nostra Sicilia”. Al presentatore tornano alla mente anche ricordi personali, come quando “andavo a Milo a mangiare la pasta col il pomodoro preparata dalla madre di Franco, che la cucinava in maniera eccezionale” e di “Battiato che dormiva nel Palmento della sua villa”.

Laura Pausini cita “la cura” nel sul suo profilo instagram riproponendo il suo messaggio di cordoglio a Franco Battiato prima in Italiano, poi in Spagnolo, quindi in Inglese.
“Per avere cura di qualcuno bisogna – scrive l’artista – bisogna andarlo a cercare. In un momento storico come questo dove la mediocrità la fa da padrona, #FrancoBattiato ci lascia la sua musica, i suoi film, i suoi quadri e opere d’arte per non abbandonarci all’approssimazione. A chi non lo ha già fatto: Adesso tocca a noi andarlo a cercare, per avere cura di noi… Buon Viaggio Maestro”.

“La scomparsa di Franco Battiato è un dolore immenso. Non è mai stato solo un grande sperimentatore coraggioso fin dagli inizi della sua carriera ma con il tempo si è sempre di più avvicinato ad una dimensione mistica, più vicina all’oriente che non all’occidente”, ha detto Carlo Verdone. “Ammirevole e commovente il concerto in Iraq, con un’orchestra spesso priva di alcune corde agli archi e strumenti senza manutenzione. Fu splendido e significativo. Mite, pacato, solitario lo conobbi nel 1991. E mi colpì molto – ha scritto su Instagram – questa sua dimensione ascetica mai severa e triste. Anzi serena. Ognuno ha il suo album preferito e il suo brano del cuore: per me ‘La Voce del Padrone’ e ‘La Cura’ sono i suoi più alti vertici. Che possa riposare in pace. Quella pace che lui aveva trovato dentro di sé”.

 

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