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Bellolampo, rifiuti ingombranti e tanto altro nella discarica. Norata: “Mettete nei cassonetti solo quelli domestici”

sabato 28 Novembre 2020
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Materassi matrimoniali, frigoriferi pieni di copertoni, motorini, autoclavi, sportelli, parti di auto e anche un’urna cineraria. Questo quello che hanno trovato gli addetti della Rap tra i rifiuti giunti nella discarica palermitana di Bellolampo. Rifiuti che, prima di essere inseriti nel TMB (impianto di trattamento meccanico biologico) devono essere selezionati manualmente dagli operatori. Un processo che per ovvie ragioni rallenta e complica di parecchio il lavoro per riuscire a smaltire il tutto. “La grave emergenza sanitaria che siamo vivendo in città – spiega il presidente della Rap, Giuseppe Norata ci costringe, ancora una volta, a rivedere i percorsi organizzativi e lavorativi di tutta la filiera, compresa l’attivita’ di cernita manuale che viene fatta a Bellolampo e che abbiamo dovuto incentivare perché continuano ad arrivare grosse quantità di rifiuti non pertinenti con i rifiuti domestici“.

Ingombranti di tutti i tipi che arrivando a Bellolampo rallentano in maniera vertiginosa l’operatività dell’impianto, e di fatto – prosegue Norata – non consentono di lavorare le quantità di rifiuti che giornalmente raccogliamo nella città di Palermo“.  Una situazione che va ad aggiungersi alle difficoltà di trovare delle aree dove conferire i rifiuti a livello regionale: “Pertanto è opportuno invitare ognuno, per le proprie competenze, a fare la sua parte cominciando da casa e mettendo nei cassonetti solo i rifiuti domestici – dice NorataQuesto ci consente di recuperare quanto prima l’emergenza sanitaria per mancanza di impianti in tutta la regione siciliana. Il sindaco di Bagheria mi ha chiamato per chiedere aiuto alla città di Palermo, ma già noi soffriamo di nostro e abbiamo bisogno anche noi della collaborazione di tutti i cittadini per migliorare la vivibilità della città“.

Immagini a cui si stenta a credere, nonostante in passato episodi di “strani” rifiuti finiti fra i cassonetti ce ne sono stati parecchi, dalla capra viva del 2015 alla granata del 2018. “E’ una grave emergenza regionale – sottolinea Sergio Marino, assessore ai rapporti funzionali con Reset, Rap e Srr del Comune di Palermo -.
L’impossibilità di reperimento di siti regionali dove conferire i rifiuti trattati ha determinato un blocco dell’impianto, però oggi la Rap è impegnata per superare tale difficoltà, il Tmb funziona regolarmente. Invitiamo la gente, i cittadini ad effettuare una raccolta differenziata corretta perché sicuramente questo contribuirà al miglior funzionamento dell’impianto

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