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Blitz antidroga a Siracusa: “Anche minori coinvolti nel traffico” | VIDEO

martedì 2 Marzo 2021

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Un’organizzazione criminale ben organizzata, con una centrale dello spaccio aperta 24 ore su 24, capace di generare un giro di affari da 25 mila euro al giorno, con profitti da 10 mila euro al giorno. E’ quella sgominata da carabinieri di Siracusa, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 29 persone: 22 in carcere e sei agli arresti domiciliari e un obbligo di dimora, mentre due uomini risultano ancora ricercati.

Sono accusati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, aggravata dall’uso delle armi, dall’impiego di minori di anni 18 e dal fatto che lo spaccio avveniva vicino a un istituto scolastico della zona, nonché detenzione e porto abusivo di armi da sparo anche clandestine.

A carico di un diciassettenne è stata eseguita una misura di custodia cautelare in Istituto penale emessa dal gip del Tribunale per i minorenni di Catania. Gli arrestati sono: Francesca Alì, 40 anni, Gabriele Cacciatore, 24, Giovanni Cacciatore, 29, Mario Cacciatore, 47, Alessio Cappuccio, 34, Sara Lice Cossu, 29, Danilo Fortezza, 20, Carmelo Fortezza, 24, Maximiliano Genova, 40, Corrado Greco, 28, Alfredo Gugliotta, 42, Giovanni Linares, 24, Massimo Linares, 45, Damiano Mollica, 31, Decio Massimiliano Notturno, detto ‘Flipper’, 26, Dario Piazzese, detto ‘Fagiolino, 42, Concetta Puglisi, 41, Erminia Puglisi, 46, Gaetano Scariolo detto ‘Gorilla’, 32 Umberto Torricellini, detto ‘Calatosto’, 42, e Alessio Visicale, 24. Sono stati posti agli arresti domiciliari Antonio Aggraziato, 22 anni, Tullio Caia, 37, Davide Cassia, 37, Lorenzo Cortese, 26, Gaetano Gisana, 31, e Davide Linares, 21. Destinatario dell’obbligo di dimora è un 58enne.

I figli minorenni indagati nell’operazione Algeri dei carabinieri di Siracusa assistevano alle operazioni relative al traffico degli stupefacenti, dal confezionamento della sostanza, alle riunioni e talvolta si sarebbero occupati anche loro dei conteggi o delle telefonate per fare recapitare lo stupefacente.

E’ quanto emerge dalle inchieste della Dda e della Procura del Tribunale per i minorenni di Catania. Poiché l’indagine ha coinvolto tre interi nuclei familiari, i carabinieri hanno collocato in strutture protette sei minorenni rimasti soli dopo l’arresto dei loro genitori. I ragazzini di un gruppo familiare effettuavano il proprio turno di spaccio o di vedetta. La vendita al dettaglio era svolto in tre turni che coprivano le 24 ore: mattina (dalle 6 alle 14), pomeriggio (dalle 14 alle 22) e notte (dalle 22 alle 6).

Gli spacciatori di turno si rifornivano nell’ufficio dove avveniva anche la consegna del denaro provento della vendita della droga. Gli addetti all’ufficio annotavano i movimenti su un ‘libro mastro’ Il gruppo, hanno ricostruito i carabinieri di Siracusa, manteneva gli associati detenuti. Tutti gli affiliati al gruppo percepivano uno stipendio parametrato in base alla mansione ed al ruolo svolto all’interno dell’organizzazione. Gli appartenenti al gruppo non esitavano ad usare la violenza e le armi per imporsi. I carabinieri hanno presentato richiesta della revoca reddito di cittadinanza per 17 componenti del gruppo.

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