Stabilite le regole per chi vuole usufruire del “bonus pubblicità“, l’opportunità riservata ad aziende, enti e lavoratori autonomi. È stato firmato nei giorni scorsi dal ministero dello Sviluppo Economico, d’intesa con il Mef e la Presidenza del Consiglio, il decreto attuativo che definisce le regole per beneficiare del credito d’imposta che spetta alle imprese, ai lavoratori autonomi e agli enti no profit che investono in campagne pubblicitarie su quotidiani o periodici, emittenti televisive e radio locali.
L’agevolazione era stata introdotta dalla manovra correttiva del 2017 poi modificata dal decreto legge fiscale 172/2017. Grazie al decreto attuativo, che adesso dovrà essere registrato dalla Corte dei Conti, sono stati quindi definiti i soggetti beneficiari, gli investimenti ammissibili e quelli esclusi, i limiti delle condizioni di agevolazione, le procedure e i controlli previsti.
Come anticipato da ilSicilia.it a novembre scorso, oggi non ci sono più scuse per non investire in comunicazione. Per il bonus pubblicità sono stati stanziati 62,5 milioni di euro, di cui 50 destinati per gli investimenti sulla stampa online e cartacea (20 per quelli effettuati nel secondo semestre 2017 più 30 da effettuare nel 2018) e 12,5 milioni per gli investimenti sulle emittenti radio-televisive nel 2018.
Potranno beneficiare di queste risorse le imprese, i lavoratori autonomi e gli enti no profit che effettuano investimenti in campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica, online o cartacea, e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali, il cui valore superi almeno dell’1% gli analoghi investimenti sugli stessi mezzi di informazione nell’anno precedente.
Ai suddetti soggetti potrà essere attribuito un credito d’imposta pari al 75%del valore incrementale degli investimenti effettuati, elevato al 90% nel caso di microimprese, Pmi e startup innovative. Nel caso in cui i crediti richiesti superino l’ammontare delle risorse stanziate, viene fissato un tetto massimo individuale. Il limite è del 5% sul totale quando si tratta di investimenti su stampa (online e cartacea) e del 2% in caso di investimenti effettuati su radio e televisione.
Come beneficiare del credito d’imposta bonus pubblicità 2018. Per coloro che effettuano investimenti in campagne pubblicitarie è concesso per l’acquisto di spazi pubblicitari, al netto quindi di tutte le altre spese accessorie (agenzie, creativi, costi di intermediazione) nel limite massimo complessivo dello stanziamento di spesa stabilito dalla legge.
Al fine di ricevere l’agevolazione il contribuente dovrà inviare una richiesta all’Agenzia delle Entrate compilando un modello che sarà fornito dalla stessa nei prossimi giorni. L’incentivo potrà essere utilizzato solo in compensazione, sono escluse dal credito d’imposta le spese sostenute per l’acquisto di spazi destinati a televendite, servizi di pronostici, giochi o scommesse con vincite in denaro, di messaggeria vocale o chat-line con servizi a sovrapprezzo.