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Bpco: al Civico di Palermo tecniche all’avanguardia per le malattie respiratorie | Video servizio

venerdì 5 Luglio 2019

 

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La Bpco, bronco pneumopatia cronica ostruttiva, nota alla popolazione come bronchite cronica o enfisema, è la malattia respiratoria più comune nei Paesi industrializzati ed è solitamente correlata al consumo di sigarette con un’incidenza molto elevata nella popolazione, classificandosi al quarto posto come causa di morte.

Giuseppe Failla
Dottore Giuseppe Failla

Si tratta di una malattia complessa in cui ci sono una serie di componenti che agiscono insieme: una è quella della bronchite, quindi, della presenza di un catarro cronico e l’altro è quello dell’enfisema ossia la distruzione del tessuto che costituisce l’architettura dei polmoni. I polmoni sono costituiti da una miriade di alveoli che vengono rovinati dalla malattia enfisematosa per cui pian piano si formano delle grosse cavità e così i polmoni tendono a dilatarsi all’interno della gabbia toracica“, afferma il dottore Giuseppe Failla, specialista dell’UOS dipartimentale di Endoscopia bronchiale dell’ARNAS Civico di Palermo.

Quest’ultima condizione – aggiunge Failla – che tecnicamente si chiama iperinflazione può essere contrastata efficacemente con dei trattamenti in cui si cerca di riportare i polmoni ad un volume più piccolo, in modo da superare l’affanno e dunque la difficoltà a respirare“.

Questi trattamenti innovativi oggi sono arrivati ad una dimostrazione di efficacia per cui sono usciti dalla fase sperimentale e sono entrati nell’utilizzo clinico giornaliero, oggi possiamo dire che questi trattamenti possono essere applicati ai nostri pazienti in modo concreto e sicuro“, conclude il dottore Failla.

Grazie a delle valvole endobronchiali esiste la possibilità di applicare un trattamento mininvasivo dell’enfisema che, nei pazienti in cui si può applicare, ha migliorato in maniera significativa la funzione polmonare, la tolleranza allo sforzo e la qualità della vita.

Queste valvole utilizzano il concetto di “riduzione del volume polmonare” per ridurre al minimo le dimensioni delle aree malate del polmone e permettono alle regioni più sane di espandersi e funzionare meglio. In molti pazienti, ciò permette di respirare meglio e di tornare a svolgere con meno fatica le attività quotidiane, come passare il tempo con la propria famiglia e riprendere a svolgere i propri hobby preferiti.

Alba La Sala
Dottoressa Alba La Sala

La selezione del paziente è la fase più importante per l’efficacia di questi trattamenti – afferma la dottoressa Alba La Sala, specialista nella stessa Unità operativa – in primo luogo è necessario studiare la funzione respiratoria attraverso una spirometria globale che possa andare a valutare il volume di aria intrappolata all’interno dei polmoni, questa è la prima caratteristica che serve valutare, è utile inoltre comprendere la capacità di esercizio che il paziente riesce ad avere, infine è fondamentale per la scelta del trattamento che venga eseguita una Tac del torace a strato sottile con alta risoluzione che ci permette di vedere l’entità dell’enfisema del singolo paziente“.

Passata questa fase di valutazione – conclude la dottoressa La Sala –  le procedure di riduzione volumetrica endoscopica offrono gli stessi vantaggi in termini di risultati degli interventi chirurgici riducendone però i rischi essendo queste delle procedure mininvasive endoscopiche che si eseguono con un ricovero di pochi giorni“.

Per i pazienti che ne abbiano i requisiti, questo trattamento può essere erogato attraverso il Servizio Sanitario nazionale. Per informazioni: 0916663474 – endoscopia.bronchiale@arnascivico.it

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