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“Nostro figlio è stato ucciso”. Il racconto dei genitori di Mario Biondo ai Pm di Palermo

martedì 31 Gennaio 2017

I genitori di Mario Biondo sono stati ascoltati nelle scorse ore dai pm della Procura a Palermo in riferimento alle indagini in corso sulla tragica fine del cameraman trovato morto il 30 maggio 2013, all’età di 30 anni, in circostanze misteriose a Madrid. La scoperta del corpo avvenne nell’appartamento in Spagna, a Calle Magdalena, dove Biondo viveva insieme alla moglie Raquel Sanchez Silva, la showgirl iberica con cui la vittima si era sposato il 22 giugno 2012 in Sicilia. Per le autorità spagnola Biondo si è suicidato e il caso è stato così chiuso il 16 luglio 2013, ma a questa tesi la famiglia del cameraman non ha mai creduto. E dall’ottobre 2013 è entrata in scena anche la Procura di Palermo, che sta indagando sul caso con un fascicolo per omicidio volontario con l’aggravante della premeditazione.

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“Nelle scorse abbiamo avuto un incontro con i pm della Procura di Palermo – spiega Santina Biondo, la mamma di Mario – Per ovvi motivi, al momento non posso ancora riferire alcuni particolari su cui vige il segreto istruttorio, ma quello che continua a fare indignare noi e la Procura è la posizione assunta dalla Spagna che continua a non fornire documenti importanti per le indagini. Sin dalla prima rogatoria datata novembre 2013 sono state richieste le mappature delle celle telefoniche registrate la notte tra il 29 e il 30 maggio 2013 di Calle Magdalena. Questa richiesta è stata ripetuta per altre 3 volte in tutto questo tempo senza avere mai avuto nessun esito”.
“La stessa cosa – continua Santina  Biondo – vale per quanto riguarda la richiesta del verbale redatto dalla Polizia scientifica trasmesso d’ufficio al giudice e al medico legale spagnoli. Perché questo atteggiamento restio? Questo loro comportamento alimenta la nostra convinzione che la Spagna non ha nessun interesse a sapere da chi e perché è stato ucciso Mario Biondo. Nostro figlio ci è stato tolto da mani assassine ma stiamo lottando con tutte le nostre forze perché possa avere giustizia. Siamo in attesa di avere risposte, la nostra lotta è suffragata da prove certe che confermano l’omicidio e per questo viviamo nella speranza di arrivare alla verità. Il nostro dolore e la nostra rabbia non si placano con il tempo. Come può una madre dimenticare il proprio figlio? Come può un padre seppellire il dolore insieme al figlio? Come potranno mai i fratelli dimenticare il loro adorato fratello e compagno di giochi?”.

Durissimo l’affondo finale della madre di Mario Biondo: “Abbiamo l’anima straziata ma vogliamo mandare in galera gli assassini del nostro Mario, confidiamo nella giustizia terrena ma anche in quella Divina e non ci sentiamo in colpa se quotidianamente malediciamo tutti coloro che si sono macchiati l’anima del sangue di Mario. Assassini e complici in ogni caso, si sono attirati la maledizione di Dio che ricadrà su di loro e sui loro figli. Attesto e confermo che non ho pietà dei loro figli, piccoli o grandi che siano, perché loro non hanno avuto pietà del mio, ammazzato e infangato. Dio e la Vita, li deve ripagare”.

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In pochi ormai credono al suicidio di Mario Biondo e la pista del delitto con successiva messa in scena è diventata molto di più di una semplice ipotesi. La battaglia della famiglia Biondo, dunque, va avanti con indomita ostinazione e l’obiettivo è quello di far valere le perizie presentate in Procura, che raccolgono tutta una serie di elementi in grado di provare che il giovane sarebbe stato tramortito e poi strangolato, infine impiccato con una pashmina di cotone fissata all’estremità della libreria del salotto di casa. “Un suicidio impossibile, immaginate una persona di 80 kg che prova a strattonare per soffocarsi con una pashmina di seta. E poi c’è un solco profondissimo al collo”, ha ribadito mamma Santina. A breve si attende la conclusione delle indagini e potrebbero essere formulate delle ipotesi di reato a carico di alcune persone. L’inchiesta di Palermo, coordinata dai pm Gery Ferrara e Claudio Camilleri, si sta soffermando con attenzione sui molteplici aspetti della vicenda. Nei mesi scorsi proprio i magistrati di Palermo che indagano sulla morte di Mario Biondo sono andati anche in Spagna per acquisire ulteriori elementi sul decesso del giovane, trovato impiccato a una libreria. Ed è stata già ascoltata per due volte dai magistrati italiani Raquel Sanchez Silva, la moglie di Mario Biondo. I genitori chiedono con forza che la donna “dica tutta la verità su quella notte” e hanno aggiunto: “finora ha detto solo bugie“. I genitori e i fratelli di Mario sospettano che in quelle ultime ore di vita del figlio “sia accaduto qualcosa tra i due“, tra lui cioè e la moglie. Qualcosa che ha rappresentato poi un elemento determinante nel tragico epilogo della vita di Mario Biondo?
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