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Castello di Schisò, Sgarbi dà l’ok al diritto di prelazione

martedì 2 Gennaio 2018
castello di Schisò

“Siamo pronti ad acquistare il Castello di Schisò, l’esito dell’asta ci consente di essere pronti ad intervenire per far valere il diritto di prelazione sul bene”. Lo ha reso noto l’assessore regionale ai Beni Culturali, Vittorio Sgarbi che ha dato formale via libera per l’acquisto di Palazzo Paladino, lo storico immobile del XIII secolo, ubicato a Giardini Naxos. Il complesso è finito nei giorni scorsi all’asta ed è stato acquistato dal gruppo Chincherini, unico partecipante all’asta pubblica e già proprietario di alberghi sul Lago di Garda in Trentino e in Sicilia, per la cifra di Un milione e 615 mila euro, corrispondente al 25% in meno rispetto all’importo fissato a base d’asta di 2 milioni e 152 mila euro, nell’ambito di una procedura esecutiva immobiliare pendente innanzi al Tribunale di Messina. Ora la Regione farà valere il diritto di prelazione sul castello.

“Ho firmato la carta di prelazione per il Castello di Schisòannuncia Sgarbi – e ho formalizzato il tutto anche dopo aver parlato con alcuni esperti di materia legislativa. Abbiamo, infatti, valutato che fosse sbagliato concorrere alla gara. In questo caso non avendo partecipato alla gara interverremo direttamente con la prelazione. L’asta è andata molto più bassa delle previsioni. Se fosse andata a una cifra più di 2 milioni e 800 mila euro non avremmo avuto i fondi per acquisire il bene, mentre ad Un milione e 600 mila euro, senza battere e quindi ad una cifra più bassa, lo compriamo. Non abbiamo intralciato l’attività di vendita, ci siamo tirati indietro e abbiamo aspettato, e adesso ho firmato per la prelazione”. Il Castello di Schisò è sottoposto al diritto di prelazione da parte della Regione, così come previsto dall’ex art. 59 del Codice dei beni culturali e la prelazione può essere esercitata entro 60 giorni. La strategia della Regione dovrebbe adesso vedere protagonista, nella fase attuativa e gestionale, il Parco di Naxos-Taormina, diretto dall’arch. Vera Greco.

Già a fine ottobre, il Parco di Naxos-Taormina, con iniziativa della Greco e dell’attuale commissario straordinario, l’avvocato Giuseppe Valentino, si era mosso prevedendo lo stanziamento dei fondi necessari all’acquisto del Castello di Schisò. In quella fase già l’allora assessore ai Beni Culturali Aurora Notarianni, nel corso di un incontro a Villa Caronia, alla presenza dei rappresentanti istituzionali del Parco e degli amministratori di Taormina, Giardini Naxos e Francavilla Sicilia aveva già manifestato con atto formale l’interesse della Regione all’acquisizione del Castello di Schisò. Palazzo Paladino viene ritenuto dal Parco di Naxos-Taormina “il luogo ideale per il Museo Archeologico, che ora è situato in piccolo edificio degli anni sessanta dove, per mancanza di spazio, trovano posto solo alcuni e tantissimi, preziosi reperti recuperati nelle campagne di scavo condotte a Naxos e che, in attesa di restauro e di una degna esposizione, sono precariamente collocati nei magazzini.

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