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Chiusura hotspot, assessori regionali con Musumeci: “Governo nazionale senza scuse”

domenica 23 Agosto 2020
Ruggero Razza

Gli assessori della Regione Siciliana, a seguito della decisione di chiudere gli hot-spot dell’Isola, danno il loro appoggio al governatore Nello Musumeci.

Lampedusa. Ieri. Straordinari, professionali, entusiasti, a loro modo eroici. Sono i giovani medici che l’Asp di Palermo ha costituito in contingente per tutelare la salute dei siciliani e dei migranti, ai quali è affidato il compito di essere la prima linea dello screening per soggetti positivi. Come loro i medici negli aeroporti, alle frontiere, nel territorio. Una generazione di giovani, catapultati nella trincea della emergenza sanitaria più dura da oltre un secolo. A loro dico grazie. Perché le difficoltà cui vanno incontro sono e restano enormi. Ma si forgiano anche così professionalità e competenza. E a tutti quelli che vaneggiano sui social “ma la Regione che fa?”, rispondo “fa il suo dovere”. La Regione fa la Regione. Lo Stato è arrivato ed è impreparato e appare indifferente. Ma la Sicilia non è una colonia“, dichiara Ruggero Razza.

“La Sicilia non può continuare ad essere trattata come il campo profughi d’Europa. La palese indifferenza di Conte e del ministro dell’Interno Lamorgese rispetto all’emergenza dovuta ai continui sbarchi di migranti – molti dei quali positivi al Covid – suona come un’intollerabile offesa al popolo siciliano, i cui sforzi e i sacrifici di questi mesi rischiano di essere vanificati da scelte politiche irresponsabili“.

Bene ha fatto il Presidente della Regione Nello Musumeci a predisporre un’ordinanza di sgombero di tutti gli hotspot e centri d’accoglienza che si trovano in Sicilia”.

A sottolinearlo è l’assessore regionale dei beni culturali e dell’identità siciliana Alberto Samonà, che aggiunge “la misura è colma: la Sicilia e i Siciliani, che sono un popolo tradizionalmente accogliente, meritano rispetto da un governo nazionale che in questi ultimi mesi si è voltato dall’altro lato, rendendosi così corresponsabile di questa invasione annunciata”. 

“L’iniziativa del Presidente Musumeci – prosegue l’assessore Samonà – è l’unica risposta possibile rispetto alla gravissima latitanza del governo Conte, per il quale, evidentemente, i sempre più frequenti arrivi di immigrati e le ripetute fughe dai centri di accoglienza in piena emergenza coronavirus non sono un problema”.

Conte faccia l’unica cosa da fare: prenda atto del fallimento della propria politica sui migranti, chiuda i porti e fermi il traffico di esseri umani, rimpatriando chi, nel frattempo, è arrivato in Sicilia“.

Il Presidente Musumeci ha emanato l’ordinanza per la chiusura di tutti gli hotspot e centri d’accoglienza per migranti in Sicilia. Non ci sono più scuse che reggano la totale indifferenza che il Governo nazionale sta dimostrando nei confronti della Sicilia sul tema dei migranti. Nonostante gli appelli di aiuto del Presidente Musumeci, sia Conte che il Ministro Lamorgese hanno continuato nella politica della noncuranza. Pertanto, ha fatto bene il Presidente della Regione Siciliana a emanare un’ordinanza che disponga la chiusura di hotspot e centri d’accoglienza. Da Roma vogliono far diventare la nostra Isola una polveriera pronta a esplodere?” . Scrive su Facebook, l’assessore Bernardette Grasso.

“Questo atteggiamento di totale abbandono dal Governo giallorosso non è dignitoso, sia nei confronti dei migranti trattati come carne da macello, che dei siciliani, stremati da una pandemia che ha creato una crisi economica e sanitaria – prosegue -. Hanno rispettato con ossequioso rigore le norme di sicurezza imposte in regime di lockdown. Ma i continui sbarchi di migranti, anche positivi al Covid-19, rappresentano una beffa che umilia loro stessi e il popolo siciliano, con la subdola regia del Governo centrale. La misura varata dal Presidente Musumeci è perciò necessaria: non possiamo permettere che a causa della passività di Conte e Lamorgese si amplifichino le tensioni sociali. Non è dignitoso per un popolo che ha fatto dell’accoglienza un proprio tratto distintivo. Ma così, senza un criterio, non ha senso. Il rischio è solo quello di sprofondare in un nuovo incubo fatto di restrizioni e paure, con il risultato che questa volta la nostra economia collasserebbe”.

L’assessore Totò Cordaro invece scrive: “Il rispetto fra istituzioni DEVE essere reciproco e NON PUÒ prescindere dalla tutela del bene collettivo, rappresentato – in questo caso – dalla vita e dalla pace sociale della comunità che si ha la responsabilità di governare! Bene PRESIDENTE MUSUMECI, avanti così”.

La scelta di chiudere gli hotspot e i centri di accoglienza dei migranti fatta con la pronta determinazione dal presidente Musumeci è la giusta risposta della Sicilia al governo nazionale che, assieme all’Europa, ha deciso di lasciare la nostra Isola da sola nella straordinaria ed emergenza migranti che dura ormai da anni“, dice Manlio Messina, assessore regionale al Turismo sport e spettacolo.

“Così, Lampedusa, che dovrebbe essere valorizzata in chiave turistica per le sue meraviglie naturali è ormai diventata facile approdo dei migranti che hanno raggiunto in poche ore il numero di circa 1.500, a fronte di un hotspot che ne potrebbe ospitare circa un centinaio. Tutto nella totale indifferenza del governo Conte e della Europa che hanno deciso di non affrontare quella che è diventata ormai una questione internazionale – conclude Messina -. Bene ha fatto il presidente Musumeci a dire basta alla mortificazione della Sicilia che da sola non può affrontare un fenomeno che rischia di degenerare da un momento all’altro”.

 

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