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Cibi scaduti e di ignota provenienza: blitz dei Nas nella ristorazione etnica, sequestrate 700 tonnellate di prodotti CLICCA PER IL VIDEO

giovedì 23 Giugno 2022

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Settecento tonnellate di prodotti alimentari sequestrati, per un valore commerciale di circa 3 milioni di euro, 490 operatori segnalati all’autorità giudiziaria e sanitaria, quasi la metà delle strutture con irregolarità, sanzioni amministrative per oltre 600 mila euro. È questo il bilancio della campagna di controllo sulla ristorazione etnica messa in atto dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, di concerto con il ministero della Salute.

“I controlli – spiegano in una nota i Carabinieri dei Nas, in riferimento ai controlli di maggio dopo il rafforzamento il dispositivo di controllo allo specifico comparto – hanno inteso accertare il rispetto delle procedure di preparazione, conservazione e somministrazione degli alimenti, dello stato igienico e strutturale dei locali di ristorazione e degli esercizi di vendita e di stoccaggio degli alimenti”.

Le 1.155 ispezioni effettuate su tutto il territorio nazionale hanno rilevato irregolarità in 506 strutture (il 43% delle strutture controllate) che hanno portato a segnalare all’autorità giudiziaria e sanitaria 490 operatori di settore e contestare circa 740 sanzioni amministrative. Numerose le criticità riscontrate: alimenti in cattivo stato di conservazione, procedure di autocontrollo aziendali inosservate o mai predisposte, utilizzo di alimenti con etichettature non in lingua italiana o prive di informazioni utili per ricostruirne la rintracciabilità. Frequenti anche i casi di “magazzini abusivi di stoccaggio dei prodotti, cucine mantenute in pessime condizioni igienico-sanitarie, ambienti mancanti dei minimi requisiti sanitari, strutturali e di sicurezza per i lavoratori”, si legge nella nota dei Nas.

Queste violazioni hanno portato all’applicazione di provvedimenti di chiusura o sospensione dell’attività di 35 imprese commerciali, il cui valore economico ammonta ad oltre 7 milioni e 300 mila euro. Rilevati prodotti alimentari non idonei al consumo in quanto privi di tracciabilità, in cattivo stato di conservazione e con etichettature irregolare. I controlli sono stati effettuati in particolare dai Nas di Livorno Ancona, Milano, Salerno, Parma, Bologna, Aosta, Palermo e Pescara.

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