Condividi

Cittadella-Palermo 0-0. Rosanero senza idee e allo sbando: serve una scossa perché….

mercoledì 18 Aprile 2018

Cittadella-Palermo 0-0. Il Frosinone vince fuori casa 0-2 e va al secondo posto, il Parma ha vinto fuori casa ieri sera e ci raggiunge a 60 punti ma è in vantaggio su di noi per gli scontri diretti ed è quarta e noi scendiamo addirittura al quinto posto in classifica.

Come prevedevamo e avevamo scritto sperando di potere essere da stimolo ad una riflessione ma sopratutto dentro di noi, (ma dicendolo anche pubblicamente, pur augurandoci di sbagliare clamorosamente), eravamo certi che si stavano per fare nuovamente pervicacemente e cocciutamente scelte sbagliate, con giocatori fuori ruolo, gioco senza idee, solo paura di prendere gol piuttosto che pensare a farne.

E ancora, schemi tattici inadatti alle caratteristiche tecniche dei giocatori e constatazione che siamo davanti ad una preparazione approssimativa fin dal ritiro che ha falcidiato l’organico con infortuni uno dietro l’altro come mai nessuna squadra al mondo. Tutto questo, e forse anche peggio, è quello che poi effettivamente si è visto nel turno infrasettimanale del Palermo.

Lo zero assoluto con calciatori mandati al macello nel nome del “non prendere gol” ma facendo perdere altri due punti che questa volta rimandano i rosanero al quinto posto in classifica.

Aiuto! Quacuno salvi il soldato “Palermo”!

Non vorremmo bene al Palermo ed ai suoi giocatori che sono incolpevoli se tacessimo, se facessimo finta di non vedere quel che abbiamo visto, o meglio, che non abbiamo visto: la cocciutaggine nel proseguire a costruire il nulla, quasi che tenere la palla fosse sufficiente a far dire che questa squadra ha un gioco e vuole vincere.

E’ una squadra messa male in campo, con obiettivi diversi dalle caratteristiche tecniche dei giocatori in organico che da calciatori vincenti sono stati trasformati in perdenti o umiliati a non potere esprimere quel che potrebbero fare se solo si giocasse con un modulo diverso da quello odierno e giocare nel loro ruolo naturale. Per fare peggio e stare più coperti si è andato addirittura a riesumare la difesa a 4 arretrando Rispoli ed Aleesami tarpandogli le ali e spegnendo i razzi sulle fasce alla squadra, in nome di una copertura che storicamente da sempre non ha mai pagato così come contro il Cittadella.

La miglior difesa è l’attacco! ma quale attacco? senza lanci, assist, verticalizzazioni e senza punte in area ma anzi Coronado lontano dalla porta, Nestorovski a giocare spalle alla porta e tornare indietro e La Gumina addirittura in panchina.

Un Palermo che non fa un tiro in porta, non costruisce gioco ma si muove o lateralmente od indietro e così mortifica nuovamente anche il talento Coronado, tenendolo lontano anche lui dall’area e così a forza di correre indietro anziché avanti; si è pure infortunato Nestorovski mentre dopo oggi non possiamo non dire che una preparazione che definire scellerata è un eufemismo accompagnata da gesti innaturali del correre indietro e giocare spalle alla porta ha portato a un’ecatombe di giocatori. Come dicevam,o è una cosa mai successa al mondo o giocando non nel proprio ruolo naturale costretti a sforzarsi a fare movimenti innaturali.

E così, alla luce di quanto appena detto , questa sera grave anche l’infortunio dell’unico vero nostro centrale difensivo con attitudine a regista dalla difesa , Dawidowicz.

Per entrambi i calciatori, guarda caso,  una sospetta lesione al bicipite femorale della gamba destra.

Certamente un segnale di pericolo ed inadeguatezza che si sarebbe dovuto recepire quando a causa forse di una preparazione e metodi allenamento inadeguati si ruppe già in ritiro Ingegneri e dopo di lui il diluvio. Sinceramente, nonostante tutto, pensavamo che cambiare sarebbe servito a poco ma oggi dobbiamo ricrederci perché non era possibile per noi fare peggio  ma ci eravamo sbagliati qua è diventato realtà il proverbio che recita che “al peggio non c’è mai fine!”.

L’anno scorso Bortoluzzi arrivò troppo tardi per salvare il Palermo che con lui con gli stessi giocatori che prima erano diventati dei brocchi per gli stessi problemi di oggi improvvisamente tornarono campioni, tornarono a vincere e fecero 13 punti in 8 partire e con questa media se fosse arrivato all’inizio del campionato la squadra avrebbe fatto 60 punti e sarebbe andata a giocare nelle Coppe Europee altro che retrocessione.

Dispiace dirlo, ma bisogna cambiare subito anzi sarebbe stato meglio farlo “ieri”. Con l’Avellino dobbiamo tornare ad essere una squadra arrembante e vincente. Dipende tutto solo da noi…

A vedere la partita c’era anche Gianni De Biasi che questa estate era stato contattato da Zamparini e che legato alla nazionale albanese non aveva potuto prendere in considerazione la proposta. Sarebbe anche l’allenatore adatto per la serie A, costruendo insieme a lui la squadra giusta per un campionato di massima tranquillità con un occhio sempre alle coppe europee.

Che dirvi ? Se non che come Rossella O’ Hara in maniera ottimistica possiamo riconquistare il successo. Perchè domani è un altro giorno…

 

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Relazione Antimafia regionale all’Ars, Cracolici: “L’obiettivo è far sentire il fiato sul collo a Cosa Nostra” CLICCA PER IL VIDEO

Il presidente della commissione Antimafia siciliana, Antonello Cracolici, ha presentato all’Ars la relazione sull’attività della commissione a un anno dal suo insediamento

BarSicilia

Bar Sicilia: Elly Schlein torna in Sicilia per lanciare la volata del Pd alle Europee CLICCA PER IL VIDEO

Il Pd fa “spogliatoio” nel capoluogo nisseno prima della lunga marcia di avvicinamento al voto del prossimo 8 e 9 giugno delle Europee

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.