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Clima e ambiente al centro dei tre giorni organizzati a Ortigia dall’Arpa

venerdì 27 Settembre 2019

Il rischio è che una possibile centralizzazione in ambito europeo, attraverso la creazione di agenzie di monitoraggio e controlli sui temi ambientali, possa fare perdere il grande patrimonio di conoscenze e la rete territoriale disegnata dal sistema nazionale di protezione ambientale che, invece, va potenziato”.

È quanto ha affermato la europarlamentare e membro nonchè coordinatrice della commissione REGI (sviluppo regionale) Francesca Donato (Lega), nell’ambito dei lavori della scuola di alta formazione delle Arpa, le agenzie regionali che svolgono il monitoraggio e controllo sull’ambiente. Una tre giorni ad Ortigia (Siracusa) alla quale hanno preso parte i direttori generali e i funzionari delle stesse Arpa provenienti da tutta Italia, per fare il punto sullo stato dell’ambiente italiano, sul rapporto tra salute ed ambiente e per condividere strategie e buone pratiche.

Massima disponibilità – ha aggiunto la Donato – a farmi portavoce in ambito della commissione REGI (sviluppo regionale) della necessità di valorizzare il sistema di protezione ambientale nazionale, cosi strategico in un paese come l’Italia, anche nell’ambito della strategie europee, con l’obiettivo di potenziare gli strumenti e le risorse anche umane ed investire sulla semplificazione dell’azione delle Agenzie e sulle attività del Sistema in tema di ricerca ambientale. La scelta di come condurre le politiche ambientali è una scelta politica che va rimessa a valutazioni di governance. I tecnocrati non hanno titolarità in questo tipo di scelte, che competono alla politica nazionale che ha il potere decisionale”.

La rete nazionale di protezione ambientale prende forma con la legge del 2016 ed è l’occasione di un sistema capillare sui territori a garanzia della salute dei cittadini.

Tutto ciò si inserisce in un quadro che si lega fortemente all’onda mediatica che ha portato alla ribalta della cronaca la grave crisi ambientale del nostro pianeta.

Soddisfazione per l’esito dei lavori è stata espressa anche dal presidente dell’Assoarpa, Giuseppe Bortone, che rappresenta tutte le agenzie nazionali, il quale ha dato la propria disponibilità ad “una audizione in commissione per presentare il sistema di protezione ambientale italiano”.

Sono contento che parta dalla Sicilia questo canale di collaborazione con gli organismi europei” – ha detto invece Francesco Vazzana, direttore generale di Arpa Sicilia. – “Viene premiata la volontà di Assoarpa e dell’Agenzia Siciliana di fare rete, ed attivare processi di cooperazione con tutte le realtà istituzionali”.

La dimensione del problema ambientale – ha anche affermato Stefano La Porta, presidente Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) e presidente sistema nazionale protezione ambiente) – è tale da richiedere sinergie ed integrazioni tra istituzioni e linee di azione a livello europeo, nazionale e regionale evitando sovrapposizioni e sviluppando sinergie, omogenizzando le prestazioni tecnico scientifiche”.

Ha concluso i lavori l’assessore della Regione siciliana Toto Cordaro che ha detto che il “governo regionale ha da sempre come obiettivo l’interlocuzione con l’Europa trovando sintonia alle argomentazioni esposte dalla europarlamentare Francesca Donato. Ben venga una agenzia europea dell’ambiente che si occupi di programmazione, emergenze e finanziamenti. Alle Arpa territoriali che operano nell’interesse delle comunita regionali il compito di realizzare, in sinergia con gli l’indirizzi programmatici della politica, le opere di completa tutela dell’ambiente a partire in Sicilia dalle misure di risanamento previste dal piano della qualità dell’aria per la prima volta adottato in Sicilia dal governo Musumeci”.

 

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