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Codice appalti: Cna Sicilia lancia petizione perchè danneggia le Pmi

venerdì 18 Maggio 2018
appalti cantiere strada

CNA Sicilia avvia una petizione per sollecitare le Istituzioni regionali e nazionali affinché, di concerto, si adoperino per correggere gli effetti devastanti che il Codice degli Appalti sta provocando sulle piccole e medie imprese e gli artigiani, già in profonda sofferenza per via della crisi e per il vistoso calo di investimenti pubblici destinati al comparto, segnato, negli ultimi anni, da una contrazione da 1,2 miliardi a 176 milioni, e con gare, pubblicate sulla Gurs, passate da 1.238 a 121. Dati aggiornati a dicembre 2017. CNA Costruzioni e CNA Installazione e Impianti della Sicilia, assieme ai vertici regionali della Confederazione, hanno così deciso di mobilitarsi: la raccolta delle firme sarà avviata in occasione dell’evento pubblico programmato per domani,  sabato 19 maggio, ad Alcamo, dove il tema verrà appunto trattato ed approfondito alla presenza di esperti, operatori del settore e dei rappresentanti delle Istituzioni. La  normativa in materia, anche alla luce della modifica apportata dal D. Lgs n. 56 del 2017, presenta parecchie criticità, alle quali va posto immediato rimedio.

Il Focus “Sintesi – Effetti – Proposte”, che sarà ospitato a  partire dalle 9.30 nella sala convegni della “Cittadella dei Giovani” ad Alcamo, stringerà l’obiettivo su alcuni punti, nodali, che saranno oggetto della richiesta di intervento legislativo.

Ecco la piattaforma che la CNA rivendica: garantire ed aumentare il numero dei partecipanti alle singole procedure pubbliche; favorire la più ampia partecipazione concorrenziale evitando che molte imprese rimangano fuori dal mercato; semplificare e rendere più efficiente il controllo documentale delle imprese attraverso la realizzazione di un database informatizzato che raccolga i requisiti delle singole imprese; innalzare la soglia a 258mila euro per la partecipazione alle gare senza il possesso dei requisiti Soa; prevedere l’aggiudicazione con procedura di offerta economica più vantaggiosa sopra la soglia comunitaria di 5.548,000.  Ed ancora: rivedere i criteri di aggiudicazione con “prezzo più basso” eliminando la formula di scelta del contraente ad incremento costante oggi presente nell’art. 97, e reintroducendo  nell’immediato anche quanto previsto nel D Lgs n. 50 del 2016; adottare tutti gli strumenti necessari per superare i ritardi nei pagamenti della pubblica amministrazione; eliminare e ridimensionare gli oneri che incombono sulle imprese; scorporare il costo della manodopera dal costo dell’importo assoggettato dal ribasso l’asta.

Saranno presenti all’incontro, oltre al presidente e al segretario di Cna Sicilia, tutte le rappresentanze regionali delle competenti Unioni:  “Costruzioni”, “Istallazione e Impianti” e “Produzione”. Previsto l’intervento  del presidente nazionale di Cna Costruzione, Enzo Ponzio.

Gli interlocutori istituzionali, chiamati al dibattito e al confronto, saranno il vicepresidente della Regione, Gaetano Armao, gli assessori, Marco Falcone, e Mimmo Turano, i deputati all’Ars, Baldo Gucciardi, e Sergio Tancredi, e la parlamentare nazionale Vita Martinciglio. Hanno aderito all’iniziativa, che gode del patrocinio del Comune di Alcamo, gli Ordini professionali degli Architetti e degli Ingegneri. Nel pomeriggio spazio al “b2b” con l’incontro tra operatori e aziende fornitrici, cui seguirà un momento dedicato ai temi legati all’internazionalizzazione dei mercati a cura di “Rete Punica”.

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