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Concorsi Regione, la denuncia di Cobas-Codir: “Finte riserve sui bandi”

martedì 8 Febbraio 2022
Dario Matranga

Questa mattina, presso i locali della Funzione Pubblica regionale, si terrà un incontro tra le organizzazioni sindacali del personale regionale e il governo regionale. Al centro della convocazione il tema del rinnovo giuridico ed economico del contratto di lavoro per il triennio 2019/21, nonché – a seguito degli atti di denuncia del COBAS/CODIR – delle procedure di riclassificazione e riqualificazione del personale regionale che da 20 anni attende una seria politica di rilancio del personale.

Il sindacato COBAS/CODIR, durante la riunione, informerà il governo sulle impugnative che, il sindacato più rappresentativo dei lavoratori, sta presentando in tutte le sedi giurisdizionali per bloccare tutti i concorsi banditi dalla Regione siciliana per i vizi di legittimità fondati sulla mancata riserva dei posti al personale interno. Tali riserve esclusive, con procedure specifiche, si sarebbero dovute attivare attraverso le possibilità – del tutto disattese dal governo regionale – previste dalle Leggi per consentire ai dipendenti di progredire in carriera ovvero: un concorso riservato agli interni nel limite del 30% dei posti disponibili per il triennio 2020/2022 ai sensi dell’art. 22 comma 15 del d.lgs. 75/2017 e della procedura comparativa ai sensi del riscritto art. 52 comma 1-bis del d.lgs. 165/2001.

Marcello Minio

Il governo regionale, infatti, – in seguito alle denunce del COBAS/CODIR – anziché inserire le riserve regolari così come previste dalla vigente normativa, ha ripubblicato i bandi di concorso cassando le “riserve-burla” (che, fra l’altro, avrebbero anche esposto eventuali vincitori riservisti interni a essere citati in giudizio come contro-interessati per l’eventuale assegnazione di un posto bandito in palese violazione delle leggi vigenti).

Durante l’incontro di stamane i rappresentanti del COBAS/CODIR chiederanno a nome dei lavoratori regionali di inviare una direttiva all’ARAN Sicilia per l’immediato avvio delle trattative e in particolare:

1) tempistica certa sui lavori dell’ARAN che consenta l’immediata definizione e sottoscrizione del contratto di lavoro e dell’accordo sulla riclassificazione di tutto il personale, sulla base del sistema già deliberato dalla Giunta di governo di tipo ministeriale e l’espressa prescrizione all’ARAN di tempi certi e calendarizzazione dei lavori che preveda la sottoscrizione degli accordi entro 3 mesi;

2) avvio di trattative in base ai princìpi e ai contenuti del Contratto nazionale delle Funzioni centrali, firmato a Roma il 22 dicembre scorso e che ha previsto espressamente, tra l’altro, per i dipendenti ministeriali meccanismi di riclassificazione e norme di prima applicazione(articolo 18);

3) trasparenza sulle risorse disponibili al fine di potere procedere al rinnovo dei contratti e alla riclassificazione con lo stanziamento delle somme necessarie più volte promesse dal governo regionale;

4) concorsi riservati ex lege esclusivamente al personale interno avente titolo da prevedere anche ai funzionari direttivi per il passaggio alla dirigenza, passata negli ultimi 20 anni da 2.400 unità a 800 unità circa, con le riserve espressamente previste dalla Legge 10/2000;

5) Rivisitazione e aggiornamento economico di tutte le indennità ferme da oltre 30 anni. Necessità di nuove individuazioni secondo le nuove professionalità previste dai contratti di lavoro.

Il sindacato COBAS/CODIR, senza volere assolutamente mettere in discussione il diritto dei disoccupati e cittadini siciliani a partecipare a nuove selezioni concorsuali, non può, di contra, consentire che di ciò si faccia una mera operazione pre elettorale a discapito dei diritti dei dipendenti in servizio ed evidenzia come la possibilità di utilizzare un percorso già condiviso per gli statali, adattandolo al contesto regionale, consentirebbe di velocizzare tutte le procedure e, conseguentemente, anche di tralasciare le strade giudiziarie intraprese.

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