Ad accusare Giuseppe Pipitone, il vigile del fuoco che si sarebbe fatto pagare per sponsorizzare i candidati al concorso per entrare nel Corpo, è Giuseppe Giorlando, ex allievo della scuola che Pipitone aveva aperto per preparare i partecipanti all’esame. Giorlando si sarebbe rifiutato di dare la mazzetta al vigile. Pipitone è stato arrestato oggi.
“L’adesione al gruppo allievi – ha raccontato – comportava inizialmente una spesa di circa 150 euro a persona per l’acquisto di materiali didattici e 100 euro al mese per l’affitto di un capannone utilizzato per la preparazione atletica. Questi soldi noi tutti li davamo in contant a Pipitone. Oltre a queste somme ci chiese 3.000 euro ciascuno per falsare la valutazione e quindi aumentare il punteggio delle prove fisiche e 500 euro per aiutarci sostenere gli esami orali del concorso, sostenendo la tesi in quest’ultimo caso, che lui era entrato in possesso di alcuni libri dai quali sarebbero state estrapolate le domande dei quiz”.
“lo – ha proseguito – da parte mia rifiutai di pagare entrambe le somme. Il mio rifiuto ha incrinato per sempre il mio rapporto con Pipitone, al quale ebbi modo di dire che le prove concorsuali io le avevo sostenute e superate solo con le mie capacità e che comunque non gli avevo mai richiesto aiuto. lo mi ero rivolto a lui solo per la preparazione atletica”.
“Voglio precisare che Pipitone ha accennato a tali richieste di denaro davanti a tutti gli allievi, nel corso di una cena tenutasi in un ristorante di Alcamo Marina, – ha aggiunto – ma eventuali dazioni di denaro da parte dei miei colleghi del gruppo non sono avvenute alla mia presenza, anche perché dopo i nostri contrasti ho abbandonato il gruppo e comunque non ho proseguito con le prove del concorso perché nel frattempo avevo già vinto il quello in Polizia”.
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