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Coronavirus: 18 casi in Sicilia, centralini presi d’assalto

mercoledì 4 Marzo 2020
Coronavirus

Ben 18 casi positivi di coronavirus in Sicilia. Questo il nuovo dato che ha comunicato l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, nel corso del tavolo di coordinamento regionale Regione, con ANCI, Prefetture, Protezione Civile, Città Metropolitane, presieduto dallo stesso Razza.

Tutti i casi sono collegati a contatti col focolaio lombardo: oltre ai 5 casi della comunità di turisti bergamaschi a Palermo, un altro sarebbe quello riscontrato ieri a Siracusa e infine gli altri 12 sarebbero individuati dal Policlinico di Catania.

Un cospicuo gruppo è costituito da docenti di Catania che hanno partecipato ad incontro ad Udine. Sia a Palermo sia a Catania sono state individuate aree per eventuale quarantena di gruppi.

Razza e Orlando, tavolo coronavirusQuesto il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 9 di oggi, in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana alla Unità di crisi nazionale.

Dall’inizio dei controlli, i laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) hanno effettuato 367 tamponi, di cui 349 negativi. Al momento, quindi, sono stati trasmessi all’Istituto superiore di sanità 18 campioni, di cui quattro già validati (tre a Palermo e uno a Catania).
Risultano ricoverati 5 pazienti (tre a Palermo e due a Catania), mentre 13 sono in isolamento domiciliare.

Il prossimo aggiornamento avverrà domani.

Intanto, il numero verde 800.458.787 – appositamente attivato dal governo Musumeci per l’emergenza Coronavirus – viene potenziato con ulteriori 28 linee telefoniche a cui risponderanno medici e volontari della protezione civile. Verranno configurati anche alcuni messaggi automatici che permetteranno di fornire pronta risposta alle domande più frequenti, rendendo disponibili così gli operatori per le richieste che necessitano approfondimenti particolari.

«Rendiamo ancora più efficiente – sottolinea il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeciun servizio che, in questi giorni, ha molto supportato la richiesta di aiuto e chiarimenti formulata dalla popolazione, non solo siciliana. Sono state oltre quattromila, in meno di una settimana dalla sua istituzione, infatti, le telefonate ricevute. Per questo motivo voglio rivolgere un apprezzamento e un plauso particolare agli operatori e ai volontari che si stanno prodigando per orientare, rassicurare e fornire indicazioni utili agli utenti».

coronavirus musumeci razza

Le domande che giungono alla Sala operativa, che opera all’interno del dipartimento di Protezione civile regionale, sono tra le più svariate: dalle richieste degli amministratori locali e dei dirigenti scolastici sulle attività amministrative da porre in essere, alle modalità attraverso cui operare la sanificazione di scuole e uffici, alla certificazione sanitaria per i casi di quarantena.

Molti anche i quesiti sullo stato di saluto o l’obbligo di autodenuncia per quanti sono giunti in Sicilia. Tra le domande più attuali quelle relative all’obbligo di comunicazione che discende dal decreto del presidente del Consiglio dei ministri del primo marzo.

«Le telefonate ricevute – sottolinea il capo della Protezione civile della presidenza della Regione Calogero Fotihanno raggiunto anche picchi di 150 all’ora per ciascun operatore, con una richiesta di qualificazione e competenze che vanno anche oltre le funzioni ordinariamente svolte dal servizio. Per non intasare le linee è utile sottolineare che l’obbligo di comunicazione al sistema sanitario riguarda, esclusivamente, coloro che provengono dalle zone a rischio attualmente individuate in Cina, Giappone, Corea del Sud e Iran. O da uno dei Comuni italiani indicati nel decreto ministeriale: Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione d’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini (per la Lombardia) e Vò (in Veneto). Tutti i viaggiatori devono tenere un comportamento responsabile e, se possibile, mantenere una quarantena volontaria per ridurre ogni possibile rischio di propagazione del virus. Al fine di contribuire al monitoraggio della situazione complessiva risulta utile che quanti entrino in territorio siciliano compilino la scheda predisposta dall’assessorato alla Salute disponibile sul sito www.costruiresalute.it».

Il sito dedicato è www.siciliacoronavirus.it

 

 

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