Condividi

Coronavirus: buoni spesa e pacchi di cibo, arrivano in Sicilia soltanto 43 milioni di euro

lunedì 30 Marzo 2020
Solidarietà Spesa sociale

Buoni spesa o pacchi di cibo che verrebbero consegnati dai volontari. Sono due i modi con cui i Comuni potranno utilizzare i 400 milioni dell’ordinanza per la “solidarietà alimentare”. L’ordinanza che stanzia i fondi è stata firmata dal capo della Protezione civile Angelo Borrelli.

Il testo finale conferma che il contributo per ciascun comune non potrà essere inferiore a 600 euro. L’80% del totale, 320 milioni, verrà ripartito tra le amministrazioni in base alla popolazione, mentre il 20%, 80 milioni, verrà distribuito in base alla differenza tra il reddito pro capite e il reddito medio nazionale.

Una misura per dare un sostegno agli italiani più in difficoltà e che per colpa dell’emergenza coronavirus non riescono più a fare la spesa, o perché rimasti senza stipendio o perchè lavoravano in nero.

Fondi che però, secondo i sindaci, sono insufficienti a contrastare l’aumento della povertà. Leoluca Orlando ha parlato di risorse che basterebbero appena per due settimane e ha chiesto al governo di far presto a erogarli per consentire al Comune di Palermo di provvedere subito alle necessità poiché già 4.500 famiglie hanno chiesto aiuto all’amministrazione.

I buoni spesa consentirebbero l’acquisto di generi alimentari in una serie di esercizi commerciali contenuti in un elenco pubblicato da ogni amministrazione. Sul valore è ancora in corso tra i tecnici dell’Anci la definizione dei criteri che dovranno poi definire sia l’importo sia la quantità assegnabile ad ogni nucleo familiare.

A distribuire i pacchi spesa, come ha detto Borrelli, saranno invece i volontari appartenenti al terzo settore. Ai beni distribuiti dallo Stato si aggiungeranno poi le eventuali donazioni dei privati: singoli cittadini, produttori o distributori alimentari. Alla Sicilia arriveranno 43, 4 milioni di euro.

A individuare la platea dei beneficiari saranno i servizi sociali di ogni singolo Comune, che dovranno selezionare tra “i nuclei familiari più esposti agli effetti economici” e tra quelli “in stato di bisogno“, per soddisfare “le necessità più urgenti“.

Ma l’ordinanza prevede che prioritariamente debbano essere aiutate quelle famiglie che non percepiscono già “un sostegno pubblico“: dunque prima chi non riceve il reddito di cittadinanza o altri aiuti come il reddito d’inclusione.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Relazione Antimafia regionale all’Ars, Cracolici: “L’obiettivo è far sentire il fiato sul collo a Cosa Nostra” CLICCA PER IL VIDEO

Il presidente della commissione Antimafia siciliana, Antonello Cracolici, ha presentato all’Ars la relazione sull’attività della commissione a un anno dal suo insediamento

BarSicilia

Bar Sicilia: Elly Schlein torna in Sicilia per lanciare la volata del Pd alle Europee CLICCA PER IL VIDEO

Il Pd fa “spogliatoio” nel capoluogo nisseno prima della lunga marcia di avvicinamento al voto del prossimo 8 e 9 giugno delle Europee

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.