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Coronavirus, D’Agostino: “Maggiore impegno del Governo sul fronte economico”

mercoledì 18 Marzo 2020
Nicola D’Agostino

Il capogruppo di Italia Viva all’Ars Nicola D’Agostino, interviene sulle recenti misure del cosiddetto decreto “Cura Italia“, auspicando un maggiore impegno del Governo nazionale sul fronte economico, fortemente danneggiato dall’emergenza covid-19.

“Senza entrare nel merito degli aspetti organizzativi per fronteggiare l’emergenza sanitaria, un plauso va a tutti coloro che sono impegnati in trincea negli ospedali e nelle farmacie: il loro è eroismo”. Dichiara in una nota il capogruppo.

“Dal punto di vista finanziario – sottolinea D’Agostino – auspichiamo invece un percorso eccezionale e condiviso, che tenga conto delle seguenti priorità:

1) Immediato ritiro dell’attuale Finanziaria e proposta di un nuovo testo che contenga solo disposizioni in materia di interventi a favore dei cittadini.
2) Stop a tutti gli impegni di pagamento e le rateizzazioni stipulati da cittadini ed imprese con Riscossione Sicilia almeno fino alla fine dell’anno.
3) Sospensione dei pagamenti nei confronti di IRFIS, IRCAC e CRIAS dei prestiti concessi a commercianti, imprenditori, artigiani e cooperative.
4) Stop ad ogni nuova legge di spesa, anche se di riforma.
5) Taglio da tutti i capitoli di bilancio di tutte le risorse di cui si può francamente fare a meno: contributi e patrocini, finanziamenti a fiere, feste, manifestazioni varie, eventi di varia natura.
6) I fondi europei non ancora sbloccati e i fondi POC devono essere autorizzati per utilizzo come parte corrente: cifre che attualmente oscillano dai 2miliardi ai 2miliardi e 800 milioni. Occorre recuperarne almeno la metà.
7) I risparmi di bilancio, i fondi strutturali in economia oltre ai POC, per un importo che deve superare il miliardo e mezzo, devono essere devoluti ai Comuni (che chiedono di essere coinvolti) per abbattere o cancellare per l’anno in corso TARI, IMU, Suolo pubblico e utilizzati dalla Regione per tagliare l’IRPEF di competenza. Ovviamente in maniera significativa nei confronti dei ceti meno abbienti e di chi perderà il lavoro o dovrà chiudere la sua attività.
8)Attivazione della piattaforma per la Cassa integrazione in deroga.
9)Accelerazione dei pagamenti alle imprese per immettere maggiore liquidità possibile”.

 

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