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Coronavirus fase 2, Conte: “No a spostamenti tra Regioni, ristoranti solo per asporto. Chiusi bar e parrucchieri”

domenica 26 Aprile 2020
Giuseppe Conte, diretta fb, dpcm

Gli italiani con gli occhi sullo schermo della TV per ascoltare l’ennesima diretta del premier Conte che detta le nuove disposizioni in merito all’emergenza coronavirus. Le maglie della quarantena si vanno allentando e adesso il problema principale è tutto economico. Ma Conte tiene a precisare: “Ci stiamo assumendo la responsabilità di convivere con il virus ma non possiamo permetterci che la curva risalga. Quindi se tieni all’Italia è importante che mantieni le distanze”.

L’italia è pronta a entrare nella Fase 2 dell’emergenza Coronavirus a partire dal 4 maggio: il nuovo dpcm è annunciato nella conferenza stampa. Ci sarà un prezzo fissato delle mascherine, che sarà di 50 centesimi per quelle chirurgiche.

SPOSTAMENTI. Via libera agli spostamenti nel proprio comune. L’autocertificazione servirà almeno per altre due settimane – ha detto Conte – ma adesso la gamma delle ragioni per cui ci si potrà spostare è estesa . “È fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in una regione diversa rispetto a quella in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute; è in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”.

VISITE AI CONGIUNTI. Dal 4 maggio ci si potrà muovere per andare a trovare i propri congiunti. Sì alla possibilità delle visite ma no alle riunioni di famiglia. Su chi siano i congiunti. Una norma del Codice penale (l’art. 307 4° comma) dice che “s’intendono per i prossimi congiunti gli ascendenti, i discendenti, il coniuge, la parte di un’unione civile tra persone dello stesso sesso, i fratelli, le sorelle, gli affini nello stesso grado, gli zii e i nipoti”. Al di fuori di questa previsione di legge che fa riferimento al diritto penale non si ha certezza su chi siano, visto che il termine “congiunti” non è codificato in alcuna normativa.

CIBO DA ASPORTO. Dal 4 maggio riapertura del comparto della ristorazione ma solo con il servizio d’asporto. Sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) – si legge – ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale, che garantiscono la
distanza di sicurezza interpersonale di un metro. Resta consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché la ristorazione con asporto fermo restando l’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di un metro, il divieto di consumare i prodotti all’interno dei locali e il divieto di sostare nelle immediate vicinanze degli stessi”

RISTORANTI, BAR E PARRUCHIERI SOLO DAL 1° GIUGNO. Dall’1 giugno riapriranno anche bar, ristoranti, parrucchieri ed estetisti.

SPORT E ALLENAMENTI. Via libera dal 4 maggio alla ripresa dell’attività motoria individuale e ok alla ripresa degli allenamenti per gli sport professionisti. Per ora non sarebbe ancora prevista una data per la ripartenza del campionato di calcio. È possibile che per gli sport di squadra si decida di far slittare di una o due settimane la ‘ripartenza’ degli allenamenti. Sarà possibile tornare a correre ma occorrerà rispettare il vincolo dei due metri di distanza.

MASCHERINE. Le mascherine nella fase 2 saranno obbligatorie solo negli spazi chiusi. La proposta di rendere obbligatorie le mascherine solo negli spazi chiusi è arrivata proprio dal comitato tecnico-scientifico.

IMPRESE E COMMERCIO. Da domani potranno ripartire in tutto il paese le imprese e i distretti del settore manifatturiero la cui attività sia rivolta prevalentemente all’export e le aziende del comparto costruzioni, solo per i cantieri su dissesto, scuola, carceri e edilizia residenziale pubblica. Lo potranno fare solo se in condizioni di rispettare i protocolli sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Dal 4 maggio via libera anche al commercio ingrosso funzionale e dal 18 maggio ripartirà anche il commercio al dettaglio.

FUORI SEDE. Dal 4 maggio potrà rientrare nei luoghi di domicilio o di residenza chi è rimasto bloccato dal ‘lockdown’ deciso dal presidente del Consiglio Conte e dal governo.

TRASPORTI. Indossare necessariamente una mascherina, anche di stoffa, per la protezione del naso e della bocca; non usare il trasporto pubblico se hai sintomi di infezioni respiratorie acute (febbre, tosse, raffreddore); acquistare, ove possibile, i biglietti in formato elettronico, on line o tramite app. Sono le raccomandazioni per tutti gli utenti dei servizi di trasporto pubblico contenute nelle “Linee guida per l’informazione agli utenti e le modalità organizzative per il contenimento della diffusione del covid-19“. Sugli autobus e sui tram, si legge, è necessario “garantire un numero massimo di passeggeri, in modo da consentire il rispetto della distanza di un metro tra gli stessi, contrassegnando con marker i posti che non possono essere occupati“. Previsto anche “l’aumento della frequenza dei mezzi nelle ore considerate ad alto flusso di passeggeri“.

MUSEI. Dal 18 maggio riapriranno musei, mostre e luoghi culturali non ancora chiusi. Dunque per questo settore la ripartenza avverrà due settimane dopo l’avvio della fase 2.

PARRUCCHIERI ED ESTETISTI. Riapriranno dall’1 giugno.

MESSE E FUNERALI. Prolungamento delle misure di restrizioni per le messe anche dopo il 4 maggio. Deroga, invece, per i funerali ai quali, tuttavia, dal 4 maggio potranno essere ammessi solo un numero ridotto di persone: 15 al massimo.

PARCHI PUBBLICI. Si consentirà l’accesso a ville, a parchi pubblici ma nel rispetto delle distanze e delle prescrizioni di sicurezza. Le aree attrezzate per il gioco dei bambini sono chiuse ove non sia possibile consentirne l’accesso contingentato”.

bozza DPCM 25 aprile REVISIONATO – h 18.45.docx

allegati bozza DPCM

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