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Coronavirus, Federalberghi Palermo consegna le chiavi delle strutture ricettive al sindaco

lunedì 2 Novembre 2020
farruggio

Un momento molto triste che porta a richiudere la maggioranza delle nostre strutture alberghiere associate.” Così amareggiato esordisce il presidente di Federalberghi Palermo Nicola Farruggio,  che a causa delle restrizioni imposte dagli ultimi Dpcm il ricettivo di Palermo è stato indotto a prendere questa sofferta ma inevitabile decisione.

Non ci sono purtroppo concretizzate le condizioni per sostenere l’operatività delle strutture. Le ultime cancellazioni e la quasi totale assenza di prenotazioni rendono inevitabili di fatto queste scelte- continua Farruggio– il Governo nazionale ma anche le istituzioni regionali e locali non hanno in alcun modo valutato adeguatamente la crisi in cui è sprofondato il nostro settore sin dal mese di febbraio, e la parentesi relativa a poco più di qualche settimana estiva, ha rappresentato il nulla rispetto ad un calo complessivo del 80% dei fatturati”.

“Insignificanti e spesso mortificanti le misure che abbiamo dovuto condividere in modo generalizzato con altri settori e i vari appelli che abbiamo più volte rivolto sono stati raramente presi in considerazione. Abbiamo cercato, in ogni modo, di sostenere ed incentivare la domanda verso la nostra destinazione anche con offerte importanti. Oggi andiamo incontro ad un inverno durissimo e lunghissimo ed il lockdown per noi è già cominciato. Purtroppo il nostro settore non vive di utenza locale, contribuisce viceversa ad incrementare le economie di numerosi settori dell’indotto. Offriamo un pubblico servizio e pretendiamo, anche per il contributo offerto in questi anni all’economia cittadina, un’ attenzione del pubblico adeguata e rispettosa senza la quale il settore collasserà definitivamente con gravi conseguenze per il futuro”.

Abbiamo pertanto voluto consegnare le chiavi delle nostre strutture al primo cittadino nella sua veste anche di assessore al turismo, affinché sia per le azioni locali di sua competenza, sia per quelle che dovrà sostenere in ambito nazionale per tutelare la destinazione tra le tutele delle città d’arte – conclude Farruggio

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