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Coronavirus, folla in attesa per l’esito dei tamponi a Palermo

martedì 27 Ottobre 2020
Asp Palermo

“Situazione critica al dipartimento Prevenzione, in difficoltà per l’incremento delle attività anti Covid 19, che comportano ritardi negli adempimenti. L’ufficio ha una dotazione organica insufficiente e il personale degli uffici è sottoposto a stress. Tutto ciò sta causando l’aumento dei disagi per l’utenza“. Lo denuncia la Fp Cgil Palermo.

“Abbiamo appreso che davanti alla sede del dipartimento, in via Sellerio, è aumentato in questi giorni il raduno di cittadini che reclamano gli esiti dei tamponi o i certificati di fine isolamento. Gli operatori della Uoc Epidemiologia sono stati attesi in strada, all’uscita dal servizio, e fatti oggetto di pressanti richieste”, dice il sindacato.

In una nota indirizzata al direttore generale dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni, e all’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, la Funzione pubblica Cgil Palermo si fa portavoce del “grave disagio e delle richieste d’aiuto che pervengono dagli operatori del dipartimento di Prevenzione“. E chiede di intervenire superando con assunzioni “l’endemica carenza di personale”.

Dal marzo a oggi l’Asp di Palermo ha affrontato l’epidemia da nuovo Coronavirus grazie all’azione generosa e meritoria del personale duramente impegnato nelle strutture ospedaliere e territoriali – dicono il segretario generale Fp Cgil Palermo Giovanni Cammuca, Domenico Mirabile, segretario provinciale Fp Cgil medici e Alfonsa Di Franco, segretario aziendale – Chiedere ulteriori sforzi al personale già stremato, dal nostro punto di vista, non è più possibile“.

La Fp Cgil Palermo chiede il potenziamento dei centri di vaccinazione, “con l’ampliamento delle attuali dotazioni organiche e la loro allocazione in strutture idonee ad assicurare l’accesso differenziato e in sicurezza dell’utenza pediatrica e adulta. La partita contro il Coronavirus – conclude la Fp Cgil, chiedendo un riscontro immediato – si gioca nel territorio. Alla direzione strategica aziendale chiediamo la costituzione di una Rete territoriale per assicurare il coordinamento di tutte le strutture e l’interfaccia con la rete ospedaliera, nonché la realizzazione del un sistema informatizzato di supporto”.

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