Condividi

Coronavirus, il documento segreto in mano al governo prima della pandemia

domenica 30 Agosto 2020
coronavirus, covid19, quarantena,

Il documento “segreto” in mano al governo su contagi e morti Il 12 febbraio un dossier già prevedeva fino a 60mila morti Roma, 30 ago.

C’è uno studio in mano al governo che porta la data dello scorso 12 febbraio, che già all’epoca prevedeva fino a 60 mila morti per il Covid e che adesso riaccende la polemica.

A rivelarlo è il quotidiano “La Repubblica”, che ha ottenuto l’accesso al lavoro del ricercatore Stefano Merler, presentato al Comitato Tecnico Scientifico quando ancora non c’erano casi ufficiali di coronavirus.

Stando a quanto riportato dal quotidiano, mentre l’Italia si risveglia dentro all’incubo Covid19 solo a fine febbraio, già il 12 dello stesso mese il governo era a conoscenza del rischio che questa pandemia avrebbe portato e soprattutto dei numeri. È il 21 febbraio, infatti, quando in un piccolo ospedale della provincia di Lodi, un 38enne viene trovato positivo. Mattia, il primo caso di Covid tutto italiano, diventa noto come il “paziente 1”. Un clamoroso l’atto di accusa all’esecutivo.

Tre giorni dopo la discussione di questi dati – si legge sul quotidiano – un carico da 18 tonnellate di dispositivi di protezione partiva da Brindisi per la Cina”. E ancora: “La sanità sotto stress, l’ipotesi era che il picco di epidemia avrebbe creato una carenza di diecimila posti in terapia intensiva”.

Il documento mostra come i modelli elaborati da Merler, sulla base dei 43mila casi registrati al mondo in quel momento, prevedessero due scenari: uno con R0 di 1,3 e l’altro di 1,7. La prima ipotesi elaborata dal matematico stimava che i contagi in Italia avrebbero potuto raggiungere il milione, nel secondo scenario il doppio. Mentre il bilancio delle vittime oscillava tra le 35 e i 60mila (attualmente i morti sono più di 35mila), con un fabbisogno di letti in terapia intensiva tra i 60 e i 120mila.

Lo studio sottolineava in particolare come nello scenario peggiore ci sarebbe stata una carenza di 10mila unità di posti in ricovero intensivo.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Francesco Zavatteri: “Chi spaccia il crack vende morte ai ragazzi” CLICCA PER IL VIDEO

Seconda parte dell’intervista de ilSicilia.it a Francesco Zavatteri, padre di Giulio, giovane artista palermitano, ucciso da un’overdose di crack all’età di 19 anni il 15 settembre 2022. L’importanza delle strutture nei quartieri delle città, le proposte dal basso e le iniziative legislative sul tema della tossicodipendenza.

BarSicilia

Bar Sicilia, Di Sarcina e la rivoluzione dei porti del mare di Sicilia Orientale CLICCA PER IL VIDEO

Dal Prg del porto di Catania ai containers ad Augusta, passando per lo sviluppo di Pozzallo e l’ingresso di Siracusa nell’AP, il presidente Di Sarcina spiega obiettivi e progetti

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.