Davanti alla crescita del numero dei contagi da Covid 19 non si può restare a guardare. Servono nuove misure restrittive, a partire dal divieto di fare feste, anche private, ma al momento è esclusa una nuova serrata. L’Italia infatti si trova in una situazione decisamente migliore rispetto ad altri paesi e l’emergenza è sotto controllo.
E’ stato questo il ragionamento fatto ieri dal ministro della Salute Roberto Speranza davanti al Comitato tecnico scientifico (Cts) e che oggi pomeriggio il governo ribadirà anche alle Regioni, in vista del prossimo dpcm, che dovrebbe essere varato entro mercoledì. Tra le limitazioni alle quali sta pensando l’esecutivo ci sono anche la chiusura anticipata per bar e ristoranti, ma anche un tetto ai partecipanti a cene, feste, matrimoni, battesimi, funerali, quel tipo di cerimonie che ogni giorno stanno producendo nuovi focolai.
La dichiarazione
“Ho proposto di vietare tutte le feste, a partire da quelle scolastiche – ha spiegato Speranza intervenendo ieri sera a ‘Che tempo che fa‘ su Rai tre – Non è possibile che a scuola tutto sia organizzato con rigore e poi magari il pomeriggio a casa si fa una festa di compleanno con i compagni di classe. Il 75 per cento dei contagi avviene in ambiti familiari o di amici. Dobbiamo rinunciare alle feste. Agiremo sugli assembramenti e sugli orari dei locali. Ma serve la collaborazione di tutti i cittadini, la risposta securitaria non basta, anche se i controlli contro gli assembramenti ci saranno. Dobbiamo capire tutti che siamo in una fase nuova. Dopo quella delle riaperture, con l’aumento dei casi e con quello che sta succedendo nel resto d’Europa, dobbiamo tornare a una maggiore prudenza. Ma non ci sono le condizioni per un nuovo lockdown“.