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Coronavirus, Musumeci: “Siamo pronti ad affrontare il peggio”

giovedì 8 Ottobre 2020

Il governatore regionale Nello Musumeci ha parlato della situazione Coronavirus in Sicilia durante un’intervista rilasciata a RaiNews24.

Musumeci ha in prima istanza sottolineato che la Sicilia si trovi in una situazione epidemiologica migliore rispetto ad altre località: “Noi non abbiamo avuto un solo turista contagiato in questa seconda fase, mentre li abbiamo avuti nella prima. “Oggi siamo in una condizione non certamente allarmante rispetto ad altre regioniha aggiunto –. Oggi l’assessore Razza, inoltre, ha concordato con il sistema sanitario di fare i tamponi a tutti gli abitanti delle isole siciliane, circa 30 mila persone“.

Il governatore ha comunque voluto sottolineare la serietà della situazione e il fatto che la Sicilia sia pronta ad ogni evenienza: “Siamo in condizioni di poter guardare alle prossime settimane non con serenità ma pronti ad affrontare il peggio” .

Il Governatore ha espresso parole d’elogio per il sistema sanitario siciliano  : “Il nostro sistema sanitario, a differenza di quanto si dica, ha retto molto bene. Diversi pazienti del nord – ha aggiunto – sono stati curati da noi al sud. 

In merito agli accertamenti dei casi positivi il G0vernatore ha infine annunciato l’acquisto di due milioni di tamponi rapidi:   Tempi per fare un tampone? Ci sono due percorsi diversi, dipende se il soggetto ha i sintomi o meno. I tempi sono di 40-45 ore, abbiamo piu’ di venti laboratori .Abbiamo inoltre comprato 2 milioni di tamponi rapidi, di cui un milione gia’ arrivato, che nel giro di un’ora ci permettono di essere in grado di avere l’esito”.

Musumeci ha infine spiegato che ci si sta muovendo affinché la Sanità Siciliana sia in grado di rispondere all’Emergenza Covid come alle altre problematiche legate alla salute dei cittadini: “Nella prima fase eravamo impreparati a questa maledetta epidemia, abbiamo dovuto sacrificare alcuni reparti per dare spazio ai malati di Covid e alle patologie più  urgenti. Adesso stiamo razionalizzando le strutture ospedaliere siciliane per non sacrificare chi deve operarsi per un problema ortopedico, cardiaco o per un tumore. Stiamo creando percorsi separati, reparti specializzati per il Covid e nelle altre strutture, evitando interferenze, possiamo consentire che le altre branche della sanità vadano avanti e possano lavorare nelle sale operatorie, fare fronte ad eventuali terapie di contagio particolarmente gravi. Su 5 milioni di abitanti abbiamo in Sicilia 30 ricoverati in terapia intensiva, il fenomeno e’ particolarmente contenuto. Ci sono poi 300 ospedalizzati ma sono quelli che hanno bisogno di stare sotto il diretto controllo medico”.

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