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Coronavirus: remiamo assieme con la “spesa sospesa” e altre belle iniziative

sabato 28 Marzo 2020
Solidarietà Spesa sociale

Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda“.

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Abbiamo voluto riportare un piccolissimo brano dell’omelia, un commovente momento di preghiera, di Papa Francesco, sofferente, assorto, non con il volto sorridente a cui siamo abituati, sul sagrato di una Piazza San Pietro deserta, bagnata dalla pioggia incessante, piangente, come lo è tutto il mondo, perché la parola protagonista di questo articolo è “solidarietà“, reciproco sostegno, spesso sottovalutata a favore della più citata “amore“, di cui riempiamo le nostre bocche, dichiarandolo con troppa facilità per, poi, fuggire al primo momento di difficoltà.

Vi starete chiedendo il perché di questa riflessione e rispondiamo con lo scrittore inglese Gk. Chesteron e il suo: “Non soltanto siamo tutti sulla stessa barca, ma soffriamo tutti lo stesso mal di mare” che leghiamo, come quella del Pontefice, al fatto che, fino a qualche giorno fa, egoisti e solipsisti, ci eravamo illusi di essere invincibili, di poter fare a meno dell’altro, convinti che il dolore dei paesi stremati da guerre, carestie, mai ci avrebbe sfiorato e che avremmo potuto dormire sonni tranquilli.

Di colpo lo sconvolgimento delle nostre certezze ed esistenze, travolte da un cataclisma inaspettato che investe il mondo e, in maniera violenta, anche noi, la nostra Italia, la nostra Sicilia; in un battito d’ali scopriamo di essere tutti sotto lo stesso cielo, in balia dello stesso nemico invisibile, a combattere una guerra che ci vede ugualmente sofferenti, con le vite, prima così diverse e, adesso, così “disperatamente” uguali.

Ecco farsi largo la vulnerabilità, la commozione per le sorti di un’umanità che, da termine astratto, acquista concretezza perché investe e penetra nella nostra dimensione privata. Ma, come cantava De André in Via del Campo, “dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori“, una sorta di nuovo umanesimo sembra farsi largo, tra le macerie, attraverso tante iniziative di solidarietà in cui tendere la mano, anche se a distanza, perché colpiti, feriti tutti allo stesso modo, bambini impauriti di fronte a qualcosa che annulla gli spazi, le lontananze e  in cui la Cina è l’Italia, l’Italia è la Spagna, la Spagna è la Gran Bretagna e così via.

Si potrebbe continuare all’infinito con questa dolorosa catena che ci unisce indissolubilmente, perché il Covid-19, che non abbiamo, volutamente, ancora nominato, non fa differenze, non prova antipatia per un popolo o simpatia per un altro, è empatico, ahinoi, volendo legare con tutti ed è democratico, anche se lo vorremmo, egoisticamente, tiranno di uno solo. Solidarietà Spesa socialeIn un mondo disincantato e terrorizzato dall’incognita del domani, tantissimi privati, sindaci, comitati, fondazioni sono diventati portavoce della “Spesa sospesa“, stesso principio del “caffè sospeso”, nato a Napoli tanti anni fa, in cui c’era chi ne pagava qualcuno in più per coloro che non potevano permetterselo.

Noi vogliamo raccontarvi  proprio alcune delle belle  iniziative di cui siamo venuti a conoscenza, come quella del comitato Zfm, Zone franche montane in Sicilia, che ha lanciato una nota alla stampa: “Quando fai la spesa al supermercato, pensa a chi la spesa non può farla“, saranno gli stessi commercianti a recapitarli a domicilio, per fare in modo che #NESSUNORESTISOLO”; de “il Segno“, un centro di cultura e solidarietà, che ha indicato a tale scopo due supermercati a Termini Imerese e uno a Trabia.

Continuiamo con il sindaco di Zafferana Etnea, Salvatore Russo che, con “la solidarietà non fa rumore” #NESSUNORESTISOLO, ha reso nota l’attivazione di questa pratica virtuosa a partire dal 30 marzo nei punti vendita aderenti, identificati con apposite locandine. Il cibo verrà distribuito a cura della Misericordia e della Protezione Civile alle famiglie individuate all’ufficio Servizi Sociali del Comune. Anche l’Amministrazione di Valledolmo, attraverso il suo sindaco Angelo Conti, ha previsto forme di assistenza economica in termini di buono acquisto per generi alimentari di prima necessità e farmaci per tutti coloro che sono in stato di bisogno.

Il sindaco di Delia, Gianfilippo Bancheri, uno dei più attivi e impegnati in questo momento, ha devoluto parte della sua indennità di primo cittadino per allestire un banco alimentare a beneficio di quei cittadini che, in questo momento, stanno attraversando delle difficoltà economiche. La somma verrà trasferita ai servizi sociali del Comune per i più bisognosi sotto forma di beni di prima necessità.

Per passare al privato, una mamma di Vallelunga Pratameno, paesino del nisseno, che è voluta restare anonima, ha lanciato l’idea di un carrello solidale nei supermercati; sarà la Misericordia, che si spende con grande altruismo e abnegazione, a distribuire gli alimenti. Sempre a Vallelunga Pratameno, due generosi cittadini Agnese Plicato e Vincenzo Battaglia si sono messi a realizzare mascherine lavabili, distribuite gratuitamente.

Abbiamo fatto degli esempi di cui siamo venuti a conoscenza, ma tantissime sono le iniziative lodevoli che vogliamo raccontare. L’invito è di partecipare non solo alla “Spesa sospesa” o “Spesa solidale“, ma a qualsiasi bel progetto che possa lenire la sofferenza di chi ha la disperazione nel cuore. In questo tempo buio in cui le parole di Papa Francesco sono state un’esplosione di luce, chiudiamo, sperando di vedere nell’altro un amico di “sventura”, con le parole di Baltasar Graciàn: “L’amicizia moltiplica le cose belle della vita e diminuisce quelle brutte“.

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