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Cotti in Fragranza compie un anno: l’impresa sociale nata nel carcere minorile Malaspina non si ferma

mercoledì 28 Giugno 2017

Compie un anno Cotti in Fragranza, il laboratorio di prodotti da forno nato all’interno dell’Istituto Penale per i Minorenni “Malaspina” di Palermo, gestito dalla cooperativa Rigenerazioni Onlus e promosso dallo stesso Istituto Penale per i Minorenni, dall’Associazione Centro Studi Don Calabria e dalla fondazione Don Zeno.

Per festeggiare il suo primo anno, il laboratorio ha aperto le porte per una conferenza stampa durante la quale sono stati ripercorsi i traguardi e i successi che hanno segnato il percorso di questa giovane impresa: dalla commercializzazione dei suoi primi prodotti, i frollini Buonicuore e Parrapicca, alla partnership con importanti realtà locali che hanno deciso di supportare questo progetto.

«Abbiamo aperto la nostra distribuzione locale con le piccole botteghe biologiche e solidali» racconta Nadia Lodato, una delle due responsabili del progetto. «Siamo cresciuti, con costanza e determinazione. Grazie al sostegno di Lega Coop è arrivata la grande distribuzione con il Centro Olimpo e con Conad, e in particolare tramite Conad Giaconia la distribuzione territoriale si è estesa ad altre province siciliane, fino a Caltanissetta. Distribuiscono il nostro prodotto anche i gruppi Prezzemolo e Vitale, Colleverde e Ard». Un bilancio più che positivo quello del primo anno di Cotti in Fragranza: oltre 13000 i pacchi di biscotti venduti, per un totale di circa 4000 kg di prodotto, distribuiti in oltre 50 punti vendita.

Foto di Luca Savettiere

Importanti anche le collaborazioni di co-marketing attivate nel corso dell’anno, come quella con la cantina Tenute Orestiadi, che ha abbinato al frollino Buonicuore il proprio zibibbo Pacenzia, portando questo interessante binomio al Prowein di Düsseldorf e al Vinitaly di Verona col pay-off “Ci vuole Pacenzia per giudicarli tutti”. Un’occasione questa per parlare del futuro del laboratorio, di nuovi prodotti in cantiere e di nuove interessanti collaborazioni per lo sviluppo della giovane ma instancabile impresa, nata con l’obiettivo di fornire uno strumento di inclusione sociale per i giovani detenuti attraverso il loro completo coinvolgimento in tutte le scelte imprenditoriali.

«Ai due frollini già in commercio si aggiungeranno presto i Coccitacca, al cioccolato di Modica e arancia per completare la linea agli agrumi, e i Picciottelli, biscotti salati con erbe aromatiche, ideali per il momento dell’aperitivo» continua Lucia Lauro, coordinatrice del progetto, parlando del futuro di Cotti in Fragranza. «Stiamo inoltre lavorando da tempo alla realizzazione di un nucleo operativo fuori dal carcere, all’interno di casa San Francesco, dove Cotti in Fragranza trasferirà l’attività di packaging e l’organizzazione dei catering. Nonostante sia molto importante essere dentro il complesso Malaspina, vogliamo anche che i ragazzi, una volta fuoriusciti dalle mura detentive, vivano fuori la loro condizione di persone libere con il distacco da quel luogo in cui hanno vissuto la loro pena. Da qui la scelta di fare un passaggio in avanti, perché è importante avere il pensiero ad un futuro fuori. Un pensiero di libertà che ci può aiutare nelle fatiche del quotidiano».

Foto di Luca Savettiere

Grande supporto al progetto anche da parte delle istituzioni: «Si tratta di una sperimentazione unica nel suo genere: diversamente dalle esperienze del passato, è nata e gestita direttamente all’interno di una struttura penitenziaria» ha dichiarato la direttrice dell’Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni di Palermo Rosalba Salierno, che ha aggiunto: «È senz’altro frutto del lavoro sinergico tra pubblico e un privato che ha promosso in maniera lungimirante un nuovo modello di imprenditorialità sociale».

Parole ricche di soddisfazione quelle del direttore dell’Istituto Malaspina Michelangelo Capitano: «Sono particolarmente contento di poter festeggiare questo primo anniversario di Cotti in Fragranza: è un successo che ha superato le mie aspettative. Il ringraziamento va a tutti quelli che hanno creduto nel progetto: la Fondazione San Zeno, l’Opera Don Calabria, l’Associazione Nazionale Magistrati, il Dipartimento e il Centro Giustizia Minorile che ne hanno consentito la realizzazione, così come la Magistratura minorile palermitana. Un ringraziamento speciale va anche a Nicola Cinà, il nostro magnifico chef, a Giovanni Catalano che ha creato la ricetta iniziale dei frollini, a Salvo Campanella, alle responsabili del progetto Nadia Lodato e Lucia Lauro e ai nostri ragazzi Angelo, Giuseppe, Andrei, Nicolò, e al neo arrivato Giuseppe».

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