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Covid: all’ospedale di Catania trattamenti con anticorpi monoclonali

venerdì 2 Aprile 2021
covid

Sono stati eseguiti oggi nell’ospedale Cannizzaro di Catania i primi trattamenti anti-Covid con anticorpi monoclonali. Il farmaco somministrato è l’anticorpo neutralizzante Bamlanivimab, della multinazionale Eli Lilly.

La terapia è stata somministrata a due catanesi, di 30 e di 65 anni di età, segnalati dai medici delle Usca dell’Asp di Catania in quanto di recente diagnosi di Covid-19, con sintomi lievi o moderati di malattia e particolari fattori di rischio (rispettivamente obesità e cardiopatia).

I trattamenti sono stati eseguiti nell’Unità Operativa Complessa di Malattie Infettive, dove i due pazienti sono stati trasportati con un mezzo a biocontenimento della Croce Rossa Italiana, secondo la convenzione a suo tempo stipulata con l’Azienda Cannizzaro. I due pazienti hanno ricevuto una singola infusione endovenosa per una durata di circa un’ora e al termine sono stati prudenzialmente trattenuti in reparto in osservazione per un’altra ora circa prima di essere accompagnati a casa.

I pazienti in quanto potenzialmente in grado di evolvere verso forme gravi di malattia – spiega il direttore dell’UOC di Malattie Infettive, Carmelo Iacobellosaranno monitorati dai nostri medici tramite contatto telefonico due-tre volte al giorno per valutare la sintomatologia Covid. L’obiettivo è quello di individuare tempestivamente un eventuale improvviso peggioramento delle condizioni di salute: gli effetti dei farmaci monoclonali, infatti, si manifestano generalmente in 2-3 giorni e pertanto in questa finestra, come abbiamo ormai sperimentato, potrebbe rendersi necessario il ricovero“.

L’ospedale Cannizzaro – afferma il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Salvatore Giuffrida è individuato quale centro autorizzato ad effettuare i trattamenti con anticorpi monoclonali, possibili solo in ambito ospedaliero, nel rispetto delle procedure disposte dalle autorità regolatorie, dal Ministero e dalla Regione Siciliana. Il risultato atteso è la riduzione del rischio di evoluzione verso forme gravi di Covid-19 e pertanto un minore tasso di ospedalizzazione“.

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