Condividi

Covid, chi si può ammalare gravemente? Lo indica una molecola

giovedì 28 Aprile 2022

I ricercatori italiani della Clinica di malattie infettive di Udine hanno scoperto una molecola “spia” che indica chi si ammalerà gravemente di Covid.

Esistono infatti piccole molecole di natura proteica, le citochine, che se prodotte in eccesso causano grave infiammazione, insufficienza d’organo e possono portare perfino al decesso.

Lo studio è stato condotto su 415 pazienti ricoverati con Covid19 di diversi livelli di gravità, che sono stati classificati affetti da malattia lieve/moderata o da malattia grave/critica, secondo la definizione dell’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) e cui l’età media era 70 anni. Sono state analizzate le loro citochine, da cui si è visto chi di loro poteva aggravarsi e chi invece no. Finora infatti non si sapeva quali specifiche citochine portassero all’aggravamento, adesso invece grazie a questa scoperta è possibile sapere in principio quali pazienti si ammaleranno gravemente e dunque avranno bisogno di restare in reparti ad alta intensità.

Sono stati misurati i livelli sierici di un’ampia serie di citochine al momento del ricovero e poi confrontati con gli esiti dei pazienti, insieme ad altri biomarcatori come la proteina C-reattiva (Pcr) e lo Mr-proAdm. L’analisi ha rivelato che alti livelli di IP-10 al momento del ricovero possono segnalare un’eccessiva risposta immunitaria che può portare il paziente a sviluppare fibrosi polmonare e richiedere l’intubazione. Un’ulteriore scoperta è stata che alti livelli di IL-6, una citochina pro-infiammatoria, possono essere accompagnati da livelli elevati di altre due sostanze, Sil2ra e IL-10, che hanno un ruolo antinfiammatorio. Questo è importante, perché in questi casi, i farmaci immunosoppressori normalmente usati per trattare Covid grave potrebbero fare più male che bene, evidenziano gli esperti.

A partire da questi dati i ricercatori hanno costruito dei diagrammi di flusso che ha permesso di prevedere l‘esito dei pazienti. 

Questa scoperta si è mostrata dunque fondamentale, in quanto può aiutare ad individuare i pazienti con prognosi peggiore che devono essere ricoverati in unità a più alta intensità di cura e aiutare a personalizzare il loro trattamento.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Francesco Zavatteri: “Giovani fuorviati dal crack, crea una barriera insormontabile” CLICCA PER IL VIDEO

L’intervista de ilSicilia.it a Franco Zavatteri, padre di Giulio, giovane artista palermitano, ucciso da un’overdose di crack all’età di 19 anni il 15 settembre 2022. Il ricordo del figlio, l’impegno quotidiano per sensibilizzare sul tema delle droghe nelle scuole, l’importanza di strutture sul territorio come la “Casa di Giulio” e il centro di pronta accoglienza…

BarSicilia

Bar Sicilia, Razza pronto a correre per un seggio a Strasburgo: “L’Europa entra sempre più nella vita dei siciliani” CLICCA PER IL VIDEO

Prima di affrontare la campagna elettorale che separa i siciliani dal voto del prossimo 8 e 9 giugno, Razza fissa la sua marcia d’avvicinamento all’obiettivo delineando concetti e misurando il feedback con i propri elettori

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.