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Covid in pet: cosa fare se il tuo animale domestico risulta positivo

lunedì 15 Marzo 2021

La pandemia non ha lasciato gli animali completamente illesi. Il Covid si sta diffondendo in diverse specie selvatiche e domestiche.

Colpiti sono stati, non solo i cani e i gatti, ma anche furetti, conigli, tigri, leoni, puma, oranghi e tanti altri.

La dottoressa Christine Kreuder Johnson dell’Università della California sostiene che “la trasmissione diffusa in qualsiasi specie animale potrebbe essere una fonte di mutazione del virus“.

I SINTOMI

Il virus sembrerebbe causare sintomi molto simili a quelli delle persone: difficoltà a respirare, febbre alta, letargia, mancanza di appetito e lo sviluppo di anticorpi. Purtroppo, alcuni animali sono anche morti a causa del Covid.

GLI STUDI

L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), ha avviato uno studio su alcuni di animali selvatici per capire se possono essere veicolo di trasmissione del coronavirus e capire quale sia la causa del salto di specie.

Recentemente anche l’Università Statale di Milano ha avviato un altra ricerca: la “Covid in pet”.

Secondo questo studio, una certa percentuale di animali analizzati, per lo più cani e gatti, hanno contratto il virus dai proprietari che sono stati positivi al Covid e presentano gli anticorpi.

Secondi i ricercatori, l’infezione è transitoria e dura pochi giorni su queste specie e, evidenzia, che non sono i cani e i gatti a infettare le persone, ma il contrario.

Hayley Yaglom, epidemiologo genomico presso il Translational Genomics Research Institute (TGen) di Phoenix, sta lavorando su un vaccino anti Covid sperimentale che è stato già creato e utilizzato sugli animali.

COSA FARE

Sulla base delle informazioni limitate disponibili fino ad oggi, è importante, secondo il Compendium of Veterinary Standard Precautions for Zoonotic Disease Prevention in Veterinary Personnel:

  • trattare gli animali domestici come gli altri membri della famiglia umana;
  • non lasciare che gli animali interagiscano con persone esterne alla casa;
  • se una persona all’interno della famiglia ha il Covid, è necessario attenersi alle procedure per ridurre al minimo il contatto con i proprietari, l’animale e l’ambiente domestico;
  • in caso l’animale non stia bene, interfacciarsi con il veterinario.

IN CASO DI POSITIVITÀ AL COVID

Anche se la maggior parte degli animali domestici sembra mostrare solo sintomi lievi o nessun sintomo, in caso di positività registrata tramite Tampone Covid è importante:

  • tenere l’animale domestico a casa, tranne che per ottenere cure mediche;
  • parlare regolarmente con il veterinario e assicurasi di avvisarlo se l’animale ha difficoltà a respirare o in caso di emergenza;
  • seguire le precauzioni consigliate simili a quelle per le persone che si prendono cura di una persona infetta a casa;
  • non mettere una maschera sull’animale domestico;
  • non pulire o fare il bagno all’animale con disinfettanti chimici e non, salviette per la pulizia o altri detergenti industriali o per superfici.
  • Seguire i consigli del veterinario per sapere quando è sicuro che il tuo animale possa stare vicino ad altre persone e animali.

Secondo l’Organizzazione mondiale per la salute animale (OIE), non vi è alcuna giustificazione nell’adottare misure contro gli animali da compagnia che possono comprometterne il loro benessere, come danneggiarli, abbandonarli o ricorrere all’eutanasia.

 

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