Condividi

Covid, in Sicilia sono 1.800 i malati guariti grazie agli anticorpi monoclonali

lunedì 17 Gennaio 2022

Ogni flebo costa circa mille euro ed in poche ore si guarisce dal Covid. Non è un miracolo quello che fino al 12 gennaio in Sicilia ha guarito dal virus 1.799 pazienti, curati grazie agli anticorpi monoclonali, proteine prodotte in laboratorio che imitano la capacità del sistema immunitario di combattere il virus, capaci di bloccare l’ingresso dello stesso virus nelle cellule.

I più conosciuti – spiega Pasquale Cananzi, responsabile servizio farmaceutica dell’assessorato regionale alla salute – sono il Bamlanivimab e l’Etesevimab che vanno fatti in terapia combinata, e Casirivimab e Imdevimab sempre combinati tra loro, per queste ultime due molecole nel dosaggio maggiore è possibile l’impiego nei pazienti ospedalizzati“. Infine, l’ultimo arrivato è il Sotrovinab, il più efficace nella variante Omicron.

Sono farmaci che vanno ad interferire con la proteina spyke del virus bloccando la replicazione virale e sono soggetti al monitoraggio dell’Aifa, naturalmente non disponibili in farmacia – spiega Chiara Iaria, primario dell’unità di malattie infettive dell’ospedale ‘Civico’ di Palermo, dove sono circa un centinaio i pazienti trattati con i monoclonali – ma vengono inviati direttamente dal ministero della salute ai due poli di riferimento che in Sicilia sono le farmacie ospedaliere dell’ospedale ‘Cervello’ di Palermo e al ‘Garibaldi’ di Catania, che poi su richiesta forniscono gli altri ospedali“.

Nell’ospedale ‘Cervello’ di Palermo sono state fatte oltre 300 terapie con risultati brillanti. “Vanno somministrati immediatamente, entro cinque, otto giorni dall’insorgenza dei primi sintomi, perché se s’innesca la patologia non hanno più alcuna efficacia – dice Tiziana Maniscalchi, direttore dell’area di emergenza dell’ospedale ‘Cervello’ di Palermo-. Ho visto persone alzarsi dal letto dopo mezz’ora, un’ora dalla somministrazione, sembrano davvero miracolosi. I criteri di somministrazione sono molto rigidi, deve essere fatto nella fase iniziale e soprattutto sono indicati per over 65, soggetti obesi, diabetici, talassemici, con fibrosi cistica, cioè pazienti che hanno comorbilità importanti“. Ma per la variante Omicron il più indicato resta il Sotrovinab oggi indisponibile. “L’abbiamo più volte sollecitato – aggiunge Maniscalchi – al momento è il più incisivo per il blocco di Omicron, sicuramente quello che ha offerto i migliori risultati“.

Per il Sotrovimab attendiamo che arrivi dalla struttura di emergenza nazionale che sta provvedendo a rimpinguare la dotazione alle regioni“, precisa Cananzi. In mancanza del famoso Sotrovinab ci sono però gli antivirali. “La terapia alternativa è con antivirali – sottolinea la dottoressa Iariaoggi abbiamo l’antivirale Molnupinavir approvato ed in utilizzo, ed in fase di approvazione c’è il Paxlovid. La loro efficacia è dell’80% nel ridurre la progressione della malattia e andrebbero somministrati entro 5 giorni dalla data di positività al Covid, così come gli anticorpi monoclonali“.

Il Molnupinavir è in uso anche in Sicilia dallo scorso 4 gennaio.E’ la terapia orale – conclude Cananzi – ci sono state consegnate 360 terapie per altrettanti pazienti. Abbiamo anche il Remdesivir, che può essere utilizzato fino a 7 giorni dall’insorgenza dei sintomi. La durata del trattamento, che consiste in una somministrazione endovenosa, è di 3 giorni“.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Francesco Zavatteri: “Chi spaccia il crack vende morte ai ragazzi” CLICCA PER IL VIDEO

Seconda parte dell’intervista de ilSicilia.it a Francesco Zavatteri, padre di Giulio, giovane artista palermitano, ucciso da un’overdose di crack all’età di 19 anni il 15 settembre 2022. L’importanza delle strutture nei quartieri delle città, le proposte dal basso e le iniziative legislative sul tema della tossicodipendenza.

BarSicilia

Bar Sicilia, Di Sarcina e la rivoluzione dei porti del mare di Sicilia Orientale CLICCA PER IL VIDEO

Dal Prg del porto di Catania ai containers ad Augusta, passando per lo sviluppo di Pozzallo e l’ingresso di Siracusa nell’AP, il presidente Di Sarcina spiega obiettivi e progetti

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.