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Da Ballarò al Madison Square Garden, l’intervista a Cristian Cangelosi

mercoledì 24 Aprile 2019
Cristian Cangelosi
Foto di Pietro Minardi

Da Ballarò al Madison Square Garden, dalla prima palestra di quartiere ai grandi palcoscenici della boxe internazionale. Sembra la trama di un film americano, ma invece è la storia di Cristian Cangelosi, pugile classe 98′ che nella sua vita ha voluto fare di tutto per realizzare i suoi sogni. Il ragazzo palermitano ha combattuto sul ring newyorchese e ha vinto il “Ring Master Boxe USA“, importante evento pugilistico americano che ha visto combattere tutti i grandi pugili della storia della boxe.

La sua passione per la boxe nasce grazie ai grandi film americani e all’influenza del padre, anche lui pugile: “Mio padre era un pugile. Io e mio fratello siamo cresciuti con i film di Rocky, questo genere qui. Da piccoli quello più portato era mio fratello, anche perché viveva a stretto contatto con mio padre, mentre io ho vissuto con mia nonna per 15 anni. Piano piano è nata questa passione in noi. Abbiamo più volte chiesto a mio padre di iscriverci in palestra, non si faceva convinto. Poi mio zio riuscì a convincerlo e ci iscrisse alla polisportiva Castellini, dove ho iniziato a dare i primi pugni“.

Il sogno di Cristian è sempre stato quello di andare negli Stati Uniti per combattere e diventare professionista, lì dove hanno combattuto i grandi e il suo idolo poi diventato un mentore, Paulie Malignaggi: “E’ stato da sempre il mio sogno combattere degli States, anche se non avevo canali preferenziali. Un giorno Aldo Pipitone e Tony Teresi, due cari amici miei, mi hanno portato a conoscere Paulie Malignaggi (ex pugile professionista n.d.r.), anche se già lo conoscevo perché ero un suo grande fan. Sono andato poi a fare le visite mediche ed ho iniziato il mio percorso lì“.

Il lavoro paga: questo è il concetto alla base della vita di questo ragazzo. Gli allenamenti sono giornalieri e serrati, mirati al raggiungimento dell’obiettivo, diventare il migliore: “Mi alleno tutti i giorni. Due, tre ore di mattina, faccio sparring queste queste così qui, e poi la sera mi dedico alla corsa. Mi alleno per realizzare i miei sogni. Il mio sogno è di diventare professionista, anche grazie ai consigli del mio amico Paulie e di mio zio Peter. Voglio diventare campione del mondo della mia categoria, tutti vogliono diventare campioni del mondo, ma prima bisogna arrivarci sempre“.

Il giovane pugile palermitano ha combattuto sul ring del Madison Square Gardner, combattendo nella notte italiana del weekend pasquale. Con riguardo alla sua vittoria sul ring, ha dichiarato: “E’ stata una bella emozione, ma io già l’avevo provata prima nei primi due match. Poi in semifinale sapevo di incontrare un osso duro ma sono riuscito a batterlo arrivando così alla finale decisiva. E’ stata una bellissima esperienza, anche perché ero l’unico palermitano ad essere arrivato su quel ring. Tutti i grandi pugili sono passati da lì, come ad esempio Mohamed Alì, Mike Tyson, Jack La Motta, anche lo stesso Paulie Malignaggi. E’ stata una grande esperienza combattere di fronte a settemila persone che facevano il tifo“.

Il valore principale di Cristian è l’umiltà e lo spirito di sacrificio. Alla domanda su che cosa consiglia ai giovani che vogliono iniziare l’attività pugilistica, Cristian ha dichiarato: “Io non consiglio niente riguardo al pugilato. Voglio solo dire a chi ha un sogno nel cassetto di realizzarli. A chi fa pugilato, uscite da Palermo per realizzare i propri sogni invece di stare per strada. E’ bello mangiare pane duro, anche perché poi il divertimento sarà più bello“.

Cristian Cangelosi adesso si sta concedendo qualche giorno di vacanza a Palermo, insieme ad i suoi amici e al suo staff, per poi apprestarsi a tornare negli States e continuare i suoi allenamenti. L’obiettivo rimane quello di entrare nel mondo del professionismo e di farsi strada verso il titolo.

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