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Da Palermo a Torino: il dialogo “artistico” tra il Museo Salinas e la Fondazione Merz

mercoledì 30 Maggio 2018
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Come solo il processo creativo insegna, l’arte nasce quasi sempre da una domanda: è ciò che è accaduto per “Il Pittore in Africa” (1984) di Mario Merz, che da giovedì 31 maggio vivrà come installazione a lungo termine su una delle pareti dell’appena ritrovata Agorà del Museo Archeologico Antonio Salinas di Palermo.

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La genesi dell’opera di Merz risale agli anni Ottanta quando, partecipando ad una storica edizione della Biennale di Venezia, l’artista si interrogò sulla totale mancanza di partecipazione africana alla manifestazione.

La frase “esisterà pure un pittore in Africa” diventa così un interrogativo pulsante che, allora come oggi, si allarga alla mancata comprensione tra due sponde vicinissime e lontanissime nello stesso tempo.

L’opera è un tassello della più ampia visione del progetto “Punte brillanti di lance” della Fondazione Merz avviato nel febbraio 2017 con la mostra di Wael Shawky, proseguito nell’anno in cui Palermo è Capitale italiana della Cultura, che accoglierà la biennale Manifesta 12.

Rientra fra questo anche “Nostoi | Νόστοι“, ovvero il proseguire di un viaggio ideale che incrocia linguaggi, tempi e spazi differenti, intrecciati tra loro in un’unica narrazione sospesa tra presente e passato.

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Il prestito di lunga durata di un’opera/istallazione di Mario Merz, consolida la propensione del museo a leggere la storia in modo circolare – ha dichiarato la direttrice del Museo Francesca SpataforaLa collaborazione con la Fondazione si è consolidata nel tempo e troverà ancora un momento di fecondo dialogo nella sede torinese verso cui  presto “viaggerà”  una delle nostre opere per  incontrare l’arte di Mario Merz“.

Uno dei reperti più rappresentativi del Salinas raggiungerà infatti Torino dove rimarrà dal 7 giugno al 16 settembre, all’interno della mostra dedicata a Mario Merz.

Sono convinta che il dialogo tra collezioni, anche molto differenti tra loro, spesso riveli un’interessante visione allargata – conclude la curatrice Agata Polizzicapace di espandere il linguaggio del contemporaneo in modo trasversale al tempo e allo spazio, oltre i limiti”.

L’inaugurazione giovedì 31 alle ore 19.

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