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De Luca day: mozione in consiglio sulla “fiducia”, poi la decisione sulle dimissioni

mercoledì 3 Febbraio 2021
Cateno De Luca, covid19,

Incassata martedì pomeriggio la fiducia al bilancio in Consiglio comunale, tra le proteste di PD e M5S che hanno abbandonato l’aula, è arrivato il momento della verità per il sindaco di Messina, Cateno De Luca, chiamato a decidere se confermare le dimissioni o restare alla guida del Comune e completare il suo mandato. Stamattina si torna in aula e stavolta in Consiglio arriverà una mozione presentata da un consigliere del gruppo Misto (Nello Pergolizzi) che invita l’assemblea a condividere “le ragioni più volte manifestate dal sindaco in ragione alle gravi inadempienze da parte dell’Asp Messina” e chiama lo stesso De Luca a “ritirare le dimissioni e continuare il lavoro già intrapreso per l’attuazione del programma elettorale“.

Al netto di quello che accadrà in aula oggi all’esito di questa mozione, il mercoledì di Palazzo Zanca diventa lo spartiacque di tutto: per la città e per l’orizzonte politico del sindaco che sta per decidere se andare avanti o mollare. Se De Luca alla fine di questa giornata campale deciderà di confermare le dimissioni, Messina verrà commissariata e già entro una settimana verrebbe nominato da Palermo (assessorato agli Enti Locali) un commissario per reggere ad interim le sorti della Città dello Stretto. A quel punto si andrebbe al voto nella prima tornata di voto disponibile che potrebbe essere in primavera o più probabilmente slittare a dopo l’estate, anche in virtù dell’emergenza sanitaria che continua.

Da capire invece il destino del Consiglio comunale, poiché l’articolo 53 del Tuel (testo unico degli enti locali) prevede che “Le dimissioni presentate dal sindaco o dal presidente della provincia diventano efficaci ed irrevocabili trascorso il termine di 20 giorni dalla loro presentazione al consiglio. In tal caso si procede allo scioglimento del rispettivo consiglio, con contestuale nomina di un commissario”.

Secondo la normativa regionale invece, in caso di decadenza del sindaco, il Consiglio comunale resterebbe in carico. In termini gerarchici, la normativa nazionale ha una valenza che supera quella regionale ma la Sicilia è una regione a statuto speciale e allora si rischia, insomma, un conflitto anche su questo aspetto non secondario.

A questo punto tutto è nelle mani di De Luca che può decidere entro la fine di questa giornata di fare carta straccia delle dimissioni e andare avanti oppure dare corso in via definitiva al suo addio a Palazzo Zanca, lasciare Messina e poi probabilmente lanciarsi in una lunga campagna elettorale verso le Regionali 2022, dove non è un mistero che De Luca punterà alla candidatura per la presidenza.

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