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De Luca: “Se Dio vorrà sarò il prossimo governatore della Sicilia”

martedì 30 Aprile 2019

“Se Dio e il popolo vorranno sarò il prossimo governatore della Sicilia”. Così il sindaco di Messina, Cateno De Luca, in queste ore di campagna elettorale che lo vede impegnato per le Europee a sostegno della candidata Dafne Musolino, rilancia la sua volontà di candidatura alla presidenza della Regione alle prossime elezioni.

“Voglio diventare il prossimo presidente della Regione. Perché no? Sono figlio di questa terra e la voglio riscattare, ho un’ambizione e lo confermo alla luce del sole, senza se e senza ma”.

“Sto facendo campagna elettorale in prima persona, con grande determinazione  per le Europee per il mio assessore Dafne Musolino – continua De Luca – non per fare un’operazione di carrierismo politico ma perché Messina non ha più un suo rappresentante come europarlamentare da una infinità di tempo. Il nostro territorio può e deve avere finalmente un riferimento lì in Europa, una persona capace e competente in grado di ridare dignità alla Sicilia, alla Sardegna e all’intero Meridione. Ecco perché è sceso in campo il sindaco di Messina, De Luca.

Poi De Luca lancia nuove bordate a Salvini: “Potevo collegarmi con la Lega dopo quello che si sta facendo contro Messina e il Meridione? Ma Salvini non era il direttore della Padania? Io non ho pregiudizi e nella vita si può cambiare però qui in Italia si rischia la crisi di governo per risanare i debiti del Comune di Roma, mentre noi da mesi abbiamo il sistema delle città metropolitana ferme, bloccate, e qui a Messina rischiamo di perdere oltre 400 milioni di investimenti e di mandare sul lastrico 80 precari e abbiamo le buche per le strade. E allora che facciamo, di Messina, di Catania e di Palermo ce ne freghiamo? Solo in Sicilia il prelievo forzoso non è stato decurtato.

Il sottosegretario dei 5 Stelle, Villarosa, è venuto qui e ha promesso di risolvere la questione entro il 31 marzo, poi la cosa gli è sfuggita di mano e ha fatto un video per insultarmi. Non possiamo pietire per quello che ci spetta, costretti persino a pagare 500 euro per un biglietto aereo dalla Sicilia al cosiddetto “continente”. Non è più possibile andare avanti così. Il sindaco De Luca non ci sta più a queste continue mortificazioni verso la nostra terra”.

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