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De Luca scioglie le partecipate: “A casa i direttori generali”

lunedì 25 Giugno 2018

Cateno De Luca diventa sindaco di Messina e nel suo primo giorno alla guida della città non ha perso tempo nei festeggiamenti per il trionfo e ha già riunito la Giunta, preannunciando pubblicamente le sue mosse più immediate. Domani assegnerà le deleghe all’Esecutivo e mercoledì incontrerà i vertici delle partecipate del Comune per comunicare il “benservito” agli attuali reggenti delle società, che verranno messe in liquidazione.

“Dopo una campagna elettorale lunga e aspra – ha detto De Luca – bisogna iniziare subito ad amministrare. Il tempo delle parole è finito, ora passeremo ai fatti. La Giunta si insedierà domani e darò subito le deleghe e nominerò il vicesindaco. C’è la necessità di amministrare e dare risposte alle città. Mercoledì incontreremo tutti i vertici ed i direttori generali delle società partecipate. Lo dico immediatamente che l’intenzione di messa in liquidazione delle partecipate è confermata, quindi i vertici di queste società, per quanto mi riguarda, se ne possono ritornare a casa senza alcun problema. La messa in liquidazione non richiede la figura del direttore generale”.

Poi De Luca si è soffermato sulle vicende giudiziarie che lo hanno riguardato e sull’azione intrapresa nei confronti di alcuni esponenti della magistratura: “Ho fatto delle denunce, non sono illazioni, quando uno fa una denuncia alle autorità competenti e denuncia determinati fatti con nomi e cognomi non credo che si tratta di illazioni. Io prima faccio gli atti dovuti e poi li rendo pubblici. In questa campagna elettorale Bramanti ha detto di avermi querelato ma io non l’ho vista e se l’ha fatta buon per lui. Io la querela l’ho fatta e l’ho pubblicata, perché nella vita ci vuole sempre stile. Ci sono delle indagini in corso presso la Procura di Reggio Calabria dove noi abbiamo depositato migliaia di pagine sui miei 7 anni di calvario giudiziario, 17 procedimenti penali e 2 arresti hanno portato ad una persona totalmente incensurata e che non ha collezionato nessuna condanna. Sino a quando le indagini non si chiuderanno non ne posso parlare. Non ne ho parlato in campagna elettorale non perché avessi qualcosa da nascondere, ma semplicemente perché non ne posso parlare sino a quando la questione si chiuderà”.

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