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De Luca: “Trattiamo con 140 grandi creditori del Comune per recuperare 50 milioni”

mercoledì 16 Gennaio 2019
Cateno De Luca

Il Comune di Messina intensifica il pressing sui “grandi creditori” che vantano somme esorbitanti dal forziere di Palazzo Zanca e con i quali l’Amministrazione del sindaco Cateno De Luca vuole chiudere quanto prima un’intesa in termini di transazioni e rimodulazione dei tempi di pagamento delle somme dovute. Si tratta di uno snodo fondamentale nell’ambito del piano di riequilibrio delle casse comunali e dunque del piano “Salva Messina” che punta a tirare fuori dal pantano del rischio dissesto l’ente locale.

“Sono già stati effettuati e fissati 52 appuntamenti dal 17 dicembre 2018 al 15 gennaio 2019 – spiega De Luca – su 140 grandi creditori del Comune di Messina che rappresentano circa 130 milioni di euro di debiti certi liquidi ed esigibili (oltre 1/3 del complessivo debito). Ad oggi 11 accordi firmati più altri 7 che hanno già manifestato la volontà a firmare nei prossimi giorni per un totale raggiunto sul complessivo debitorio pari a circa 36.000.000 di euro. Entro fine gennaio saranno fissati gli appuntamenti con il resto dei creditori“.

La strategia del prendere o lasciare ideata ed attuata dal sindaco De Luca ha finora prodotto un risparmio di oltre 20 milioni di euro sulla complessiva massa debitoria ma si cercherà di arrivare ad almeno 50 milioni di euro di abbattimento. “Il termine – evidenzia De Luca – è stato prorogato al 28 febbraio 2019, e intanto possiamo dire ancora una volta che dalle parole siamo già passati ai fatti”.

Nella lettera inviata ai vari creditori di Palazzo Zanca, De Luca ha rappresentato che “una precedente comunicazione era già stata fatta il 5 dicembre” e adesso si informa la controparte che con delibera di Giunta del 10 gennaio 2019 è stato differito, come detto, al prossimo 28 febbraio “il termine del 31 dicembre 2018 già stabilito per la sottoscrizione degli accordi di pagamento necessari secondo le linee guida della Corte dei Conti alla dimostrazione di sostenibilità del piano di riequilibrio finanziario”.

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