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Depuratore di Giardini Naxos. M5S: “Negare il problema non consente di accedere ai fondi” [video]

sabato 24 Giugno 2017

Il Movimento 5 Stelle di Giardini Naxos e il circolo locale di Legambiente hanno organizzato nella mattinata di sabato al Castello San Marco di Calatabiano un incontro pubblico con i cittadini e gli operatori turistici per fare il punto sulle condizioni del depuratore di Giardini Naxos, che interessa anche i vicini Comuni di Taormina, Giardini e Letojanni, attraversando cioè il cuore del primo polo turistico siciliano.
All’incontro hanno preso parte i portavoce del Movimento Cinque Stelle, i deputati Giampiero Trizzino e Alessio Mattia Villarosa, che hanno illustrato le iniziative poste in essere dai “grillini” in questi mesi per provare a risolvere i problemi tecnici ed economici del Depuratore Consortile di Giardini. Sull’argomento il M5S, con i suoi rappresentanti politici nazionali e regionali e con gli attivisti del territorio di Taormina, Giardini, Valle dell’Alcantara e Calatabiano, hanno posto in essere atti parlamentari ed esposti per far interessare della vicenda la Regione e il parlamento nazionale.
Sono intervenuti all’incontro pubblico a Calatabiano anche il prof. Vincenzo Piccione (Legambiente), Nicola Salerno (operatore turistico) ed il sindaco di Calatabiano, Giuseppe Intelisano, ed il presidente del Circolo Taormina-Valle Alcantara di Legambiente, Annamaria Noessing. 
 
Siamo ormai dentro la stagione turistica – ha dichiarato l’on. Giampiero Trizzino – e con l’arrivo di tanti turisti il bacino geografico sta aumentando e il depuratore dovrà gestire questa nuova massa di reflui, il problema esisteva già da tempo e lo è ancora di più adesso. Noi la questione l’abbiamo attenzionata e i risultati sono stati riportati nell’esposto che ha fatto il mio collega Alessio Villarosa alla Camera, abbiamo anche presentato una interrogazione all’Ars nella quale chiediamo chiarimenti all’Assessore regionale al Servizio Idrico e ai Rifiuti e una audizione in Commissione Ambiente. In questo momento tutto è ancora inascoltato ma la battaglia va avanti, la proseguiamo e con ancor più determinazione sino a quando non avremo raggiunto un risultato di chiarezza definitiva e sino a quando non sarà stato avviato un iter finalizzato alla risoluzione del problema“.
 “Dai video che abbiamo acquisito noiconclude Trizzinoemerge un quadro preoccupante, perchè il “troppo pieno” scarica senza un equilibrato livello di filtri i reflui che arrivano nel depuratore. Noi ci rendiamo conto che il Consorzio ha difficoltà a gestire l’impianto perché mancano i fondi, che in parte sono comunali, in parte regionali, ed in parte europei. Nel momento in cui questi fondi restano bloccati, si ferma il meccanismo tra i vari livelli istituzionali  e l’impianto rimane congelato nella situazione in cui si trova. Quindi da un lato bisogna denunciare, come in parte anche il Consorzio ha fatto, queste difficoltà e dall’altro la Regione si deve attivare affinchè questi fondi possano concretamente arrivare“.
 
“Siamo di nuovo nelle stesse, identiche, condizioni della scorsa estate – ha detto l’on. Alessio Villarosa -. Noi a luglio dell’anno scorso abbiamo visto un depuratore che all’interno funzionava ma abbiamo osservato per un mese il troppo pieno e ciò permetteva di  far arrivare melma e reflui inquinati all’interno dell’Alcantara e quindi alla fine in mare. E’ un problema che vogliamo risolvere, sono cambiate le norme nazionali e bisogna prenderne atto e agire di conseguenza. Ci hanno detto, nel corso di un sopralluogo, che non c’era un problema di troppo pieno. Ma sarà la Procura a dire come stanno esattamente le cose sulla base dell’esposto che abbiamo depositato. Quello che vorrei evidenziare è che, chi gestisce il Consorzio ci ha detto spesso che il problema dipende dal mancato versamento di fondi all’ente consortile da parte del Comune, quindi adesso che è stato nominato vicesindaco proprio l’ex presidente speriamo che riesca a spingere per l’erogazione di quei fondi che il Comune deve dare al Consorzio. Magari così si potrà risolvere la questione“.
Speriamo che non ci sia un’emergenza, stiamo attenzionando lo stato delle cose e chiediamo anche ai cittadini di aiutarci, segnalando qualunque cosa di strano o un inquinamento particolare.  Anche Giardini potrebbe rientrare nella delibera Cipe che stanzia Un miliardo e 600 milioni di euro per i depuratori che non funzionano, se c’è un problema: ma se continuiamo a dire che tutto funziona perfettamente non si potranno avere dallo Stato i fondi per ottenere l’ammodernamento degli impianti di depurazione delle acque“.  
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