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Detesto Palermo e amo le sue buche stradali

lunedì 25 Aprile 2022

Carissimi

Detesto Palermo, amo le sue buche stradali, i marciapiedi sconnessi, la sua sporcizia, la cattiva illuminazione delle strade e tutto quanto di negativo riscontro.

Io non capisco nulla di politica ma se mi volessi candidare in questo momento troverei più distinguente una posizione del genere che il coro di candidati che dichiara il proprio amore per la città e denuncia tutte le carenze sopra esposte quali emergenze da affrontare per ridare decoro e dignità alla città.

Premesso che tutti dichiarino la stessa cosa, da qualunque parte del dibattito politico si pongano, atteso che è da qualche competizione elettorale che si denunci il degrado di cui sopra, occorre comprendere il perché una volta eletti costoro non siano riusciti ad incidere “una virgola” sui problemi sopra esposti.

Come mai se tutti almeno su una cosa eravate d’accordo non siete riusciti a fare “sistema” e a risolvere la situazione?

L’immondizia non è di destra né di sinistra, la mancanza di senso civico di contro è generalizzato in entrambi gli schieramenti. Il parlare di “sistema città” è forse un tema così forte per chi in cuor suo spera con una elezione di risolvere almeno il suo problema occupazionale?

Trovo mortificante ed irritante di questi tempi che un consigliere comunale o un assessore, su FB, addirittura debba prendere iniziativa personalmente per fare togliere cumuli d’immondizia da un sito, il politico non deve fare lo spazzino, di contro mi chiedo come mai subito dopo il sollecito intervento del “politico” l’immondizia viene rimossa? Quale mezzo in più, quali uomini in più, quale volontà in più è sopravvenuta affinché ciò che doveva essere l’ordinario ad un tratto si è sbloccato?

C’è bisogno di un sollecito dall’alto per fare il proprio dovere?

Un tema molto delicato specialmente se sommato all’assenza di senso civico dei cittadini, l’immondizia qualcuno la butta e la continua a buttare pur sapendo che non viene raccolta e che da lì a poco creerà una emergenza e di contro perché chi deve raccogliere non lo fa? È per caso venuto meno un obbligo contrattuale? Per caso la P.A. ha smesso di erogare regolarmente gli stipendi per effettuare un servizio che chi paga le tasse ha regolarmente finanziato?

Vedete, il padrone del vapore può cambiare, ma se il vapore e sempre quello scassato, se il precedente comandante del vapore pur di favorire qualche amico a usato pezzi di ricambio all’occorrenza, scadenti che non hanno retto all’usura o che addirittura neanche erano adatti per entrare in quel meccanismo e permettere la continuità del funzionamento, purtroppo sempre di culpa in eligendo parliamo, per non dire della culpa in vigilando.

Purtroppo chi arriva da nuovo a condurre la baracca per realizzare qualunque dei programmi ruffiani proclamati dovrà fare i conti non soltanto con i pezzi di ricambio, ma addirittura con tutti gli effetti dei cerchi magici creati da chi li ha preceduti, da situazione così incancrenite che hanno creato anche “cellule autoreferenziali” in grado di rappresentare la vera opposizione ancor prima di quella politica, ad ogni volontà di cambiamento.

Premesso che a parere dello scrivente, qualunque cambiamento, prima di giudicarlo positivo o negativo, appare vitale per un sistema politico-democratico perché diviene garanzia di alternanza, mi sembra giunto il momento di copiare gli anglosassoni criteri dello spoil system per responsabilizzare maggiormente e togliere alibi a chi governa.

Infine, si potrebbe anche arrivare all’estremo concetto che il manutenere (giunti ad una certa soglia) è molto meno economico del demolire completamente ed iniziare da capo, rischiando l’iniziale immobilismo, azzerando determinati contesti per dare nuova linfa vitale, scevra da qualunque influenza passata.

Pertanto cari candidati, cari sindaci in petto, prima di prendere impegni con la collettività perdete qualche giorno nel conoscere la macchina che avrete a disposizione e fatelo in modo imparziale (senza consiglieri fraudolenti interessati) e ricordate che se nelle competizioni elettorali giunge il nuovo o l’alternativa, è proprio perché chi ha governato in qualche parte avrà sbagliato (ed è su ciò che bisogna riflettere), diversamente non ci sarebbe bisogno del nuovo.

Ho parlato di politica non essendone competente, ma siamo ancora solo all’inizio della competizione come dimostrano le gigantografie delle foto che per strada, con quei faccioni, alcuni più timidi con voglia di farsi conoscere, altri con espressioni più esperte e scafate di chi ti rammenta: “Tu, u vidi Tu? Ntu scurdari .…..” e chi se lo scorda.

Coraggio tra due mesi circa è tutto finito e conteremo quanti amici ci saranno rimasti a seguito delle delusioni per non aver potuto ricevere il nostro voto, poiché ricordate che potrete esprimere due preferenze a condizione che siano di genere diverso. Un abbraccio, Epruno.

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