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Disabili: disagi all’Università di Palermo

venerdì 30 Giugno 2017
università disabili

Gli studenti disabili gravi hanno diritto all’assistenza e alla cura durante gli orari in cui si svolgono le attività didattiche, ma all’Università di Palermo da qualche giorno a questa parte molti di loro lamentano il peggioramento del servizio. In particolare ciò accade da circa una settimana, ovvero da quando l’appalto è passato nelle mani della nuova associazione che ha vinto la gara, la Sanfilippo Onlus, con un ribasso di 6 mila euro rispetto ai 50 mila indicati dal bando come base d’asta.

La situazione che si è venuta a creare rende la frequenza alle lezioni e alle attività dell’Ateneo siciliano se non impossibile estremamente complessa. In sostanza, rispetto a prima, non viene più garantito l’assistente individuale per 20 ore settimanali. Così è capitato che alcuni disabili sono stati lasciati in asso dall’operatore, perché richiesto da altri utenti che si trovavano in altre sedi.

Ecco il fulcro del problema: la difficoltà di assistere in modo adeguato 40 persone dislocate nelle diverse sedi con soli 8 operatori, 1 ogni 5 utenti. Un rapporto stabilito dalla normativa, fanno notare i responsabili dell’associazione, ma rispetto ai disabili che si trovano in una stessa struttura.

La cosa cambia se essi si trovano in più plessi. È questa la regola, tanto che l’Università stessa all’art. 2 del bando scrive che “la Ditta per l’espletamento del servizio deve garantire: personale assistente in numero sufficiente per il buon funzionamento del servizio, disponibile a svolgere il servizio anche presso i poli decentrati Trapani, Agrigento e Caltanissetta, in favore degli studenti con disabilità che ne fanno”.

Il bando, inoltre, all’art. 6 parla di servizi individualizzati, che di fatto non vengono più assicurati. La vecchia associazione, la Who is Handy? Onlus, riusciva nell’impresa anche grazie al lavoro di decine di volontari, muniti comunque delle qualifiche necessarie, ai quali veniva riconosciuto un rimborso spese di 3 euro l’ora. In questo modo dal 2010 è riuscita a soddisfare le esigenze degli utenti.

Ai disagi denunciati dagli studenti per la carenza del personale, si aggiungevano anche quelli determinati dalla decisione comunicata agli utenti dalla responsabile del settore, Giulia Ingrassia, che prevedeva dal primo luglio l’erogazione del servizio fino alle 13.30 e non fino alle 19.30 come previsto dal bando.
Nel frattempo, dopo le proteste, l’Università ha deciso di fare marcia indietro e confermare il servizio anche nelle ore pomeridiane. Inoltre, ha fatto sapere che “monitorerà tutti gli eventuali disservizi dovuti al passaggio di consegne tra la precedente associazione e quella vincitrice dell’appalto”.

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