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Distrutte venti tonnellate di limoni turchi, Bandiera: “Che sia di monito” | VIDEO

venerdì 24 Gennaio 2020

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E’ avvenuta questa mattina la distruzione di 20 mila chilogrammi di limoni, di origine turca, sequestrati qualche giorno fa a un importatore siracusano, poiche’ non presentavano le caratteristiche idonee all’immissione al consumo, come stabilito dalla normativa comunitaria prevista dal Regolamento Ue. A darne notizia l’assessore regionale per l’Agricoltura Edy Bandiera.

“Che sia di monito ed esempio per quanti pensano di lucrare sulla salute e sull’economia dei siciliani”, afferma Bandiera. I limoni sono stati distrutti sotto la supervisione e il controllo del personale dell’Ispettorato centrale repressione frodi e del Corpo forestale della Regione siciliana.

Il sequestro si è reso necessario in quanto gli stessi limoni non presentavano le caratteristiche idonee all’immissione al consumo come stabilite dalla normativa comunitaria prevista dal Reg.UE n°543/2011.
Il prodotto sequestrato è stato distrutto. Nel nuovo anno si procederà alla intensificazione dei controlli congiunti tra ICQRF Sicilia e Corpo Forestale della Regione Siciliana per contrastare le forme illegali di commercializzazione con particolare riguardo alle merci agroalimentari importate e spacciate come italiane tanto a difesa, sia delle produzioni Nazionali ivi compresi i prodotti in qualità quali le produzioni a DOP,IGP e Biologiche, sia della sicurezza alimentare per i consumatori.

“Tutto questo – sottolinea Dario Cartabellotta, dirigente generale dell’Agricoltura – si è reso possibile grazie alla decisione del Governo Musumeci di istituire una Task Force per il controllo dei prodotti agroalimentari e il contrasto all’agropirateria nella quale collaborano l’Assessorato agricoltura, il Servizio Fitosanitario, l’Assessorato alla salute, il Corpo forestale, l’Icqrf, l’agenzia delle dogane, l’istituto zooprofilattico, e la guardia costiera. Una preziosa collaborazione per la tutela dei consumatori e la difesa degli agricoltori di Sicilia che producono onestamente in qualità, sicurezza alimentare e tracciabilità”.

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