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Documenti falsi per permessi di soggiorno: quattro arresti ad Agrigento

lunedì 17 Gennaio 2022

Questa mattin, 17 gennaio 2022, i militari del Comando Provinciale di Agrigento hanno proceduto all’arresto e alla traduzione in carcere del ragioniere agrigentino VANCHERI Nicolò, detto Massimo, cl. 67 e dei cittadini senegalesi, stabilmente residenti in Agrigento, FALL Thierno Moutaga, cl. 78 e NDYAE Papa (detto Papi), cl.55; una quarta persona: l’imprenditore RANDISI Salvatore, cl. 87, anch’egli agrigentino, è stato invece sottoposto agli arresti domiciliari con obbligo di braccialetto elettronico. Il provvedimento cautelare è stato emesso dall’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Palermo, su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo siciliano.

Ai quattro, allo stato, vengono provvisoriamente contestati il delitto previsto dall’art. 416 commi 1,2,3 e 6 del codice penale , nonché reiterate ipotesi di reato di cui art. 12, commi 3 e 3 ter del D.lgs. 286/1998 (T.U. delle norme concernenti l’immigrazione), poiché si ritiene che gli stessi si siano associati tra loro allo scopo di favorire la permanenza illegale sul territorio nazionale di soggetti extracomunitari richiedenti il permesso di soggiorno, fornendo a questi ultimi documenti contabili e fiscali (quali bilanci d’esercizio, dichiarazioni fiscali, scontrini e fatture per acquisto merce) ideologicamente falsi e/o attestanti elementi e dati non veritieri, ovvero mediante la predisposizione di contratti di locazione o dichiarazioni di ospitalità non rispondenti alla reale situazione alloggiativa dello straniero richiedente; il tutto allo scopo di dimostrare artatamente presso gli uffici preposti delle Autorità di Pubblica Sicurezza il possesso dei requisiti richiesti dalla legge sugli stranieri per il conseguimento del permesso di soggiorno, quale lavoratore autonomo (commerciante).

Secondo la prospettazione accusatoria, il ragioniere VANCHERI, titolare di uno studio professionale di consulenza contabile e fiscale e responsabile di alcuni noti patronati di Agrigento, sarebbe stato il capo e promotore dell’ipotizzata associazione a delinquere; egli avrebbe predisposto le dichiarazioni fiscali e i bilanci d’esercizio delle ditte individuali degli stranieri richiedenti permesso di soggiorno con dati non veritieri, impartendo loro direttive ed indicazioni sulle modalità di compilazione postuma delle ricevute e degli scontrini fiscali e delle fatture d’acquisto, al fine di farli coincidere con i dati relativi ai costi d’acquisto e ai ricavi di vendita riportati nei bilanci e nelle dichiarazioni fiscali falsi. Sempre il VANCHERI avrebbe indicato ai cittadini extracomunitari i nominativi dei soggetti compiacenti disponibili a rilasciare loro fatture false per operazioni inesistenti.

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