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Evasione fiscale. Catania, accordo tra Agenzia delle Entrate, Guardia di Finanza e Procura

martedì 3 Aprile 2018
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Pugno duro del fisco per i reati economici. È stato siglato, infatti, un protocollo d’intesa tra l’Agenzia delle Entrate Sicilia, la Guardia di Finanza e la Procura della Repubblica di Catania per contrastare i tentativi di evasione fiscale. L’iniziativa, però, non riguarda solo il capoluogo etneo, alcune città siciliane hanno già sottoscritto lo stesso accordo e altre si apprestano a farlo. Sono direttive, queste, che nascono sotto l’egida della Legge di Stabilità 2016.

Lo strumento serve a stringere le maglie dei controlli e ad allargare quelle della collaborazione tra istituzioni per mettere in campo una sinergia di forze in grado di consentire una verifica capillare dei mille rivoli in cui, a volte, si perde la tracciabilità del denaro o del sommerso.

Si tratta di un procedimento necessario per semplificare l’iter burocratico e scoprire in minor tempo gli illeciti tributati perché consente la trasmissione e l’accesso ai dati da un ufficio all’altro con procedimenti più snelli.

E per quanto attiene ai reati di evasione fiscale e in materia di imposte sui redditi e iva, il fattore tempo è fondamentale. Tra le altre cose, l’intesa prevede flussi comunicativi più rapidi, attraverso l’uso di procedure informatizzate, l’integrazione delle notizie di reato con eventuali sopravvenute informazioni, il costante aggiornamento sugli sviluppi e sugli esiti dei procedimenti penali per reati tributari, per reati che abbiano prodotto proventi illeciti sottoponibili a tassazione o che implichino costi e spese non deducibili.

Va ricordato che dal 2016, i reati di natura economico-fiscale sono puniti dal codice penale. Era il periodo in cui fece scalpore l’affermazione dell’allora direttore dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi,  che in conferenza stampa affermò che gli evasori avrebbero conosciuto “Il lato oscuro dell’accertamento”.

È plausibile pensare che la boutade si sia poi trasformata nella direttiva che adesso permetterà la sinergia di forze tra le istituzioni per la caccia al sommerso. Il protocollo d’intesa, ad ogni modo, è atteso anche a Palermo in tempi abbastanza brevi.

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